Abbronzati ed affaticati, i pellegrini new age che si sono messi sulla strada di Santiago, sono ormai arrivati a più di metà percorso.
Il loro pellegrinaggio, senza santi ne’ miracoli, ha dato loro però, come è la tradizione, gocce di saggezza, come quando , dopo aver aggiunto involontariamente al loro percorso una deviazione fatta di salite e di fatica, attraverso facebook ci hanno scritto:

‘purtroppo sbagliamo strada, un errore che ci costa 20 kilometri in più di salite e strade pessime… ma il cammino, e la vita, sono pure questo: prendere strade sbagliate, ma chi può dirlo, strade alternative, parallele che non sappiamo se migliori o peggiori. In fondo fa bene ogni tanto uscire dalla via maestra e perdere la strada’.


‘Il cammino delle stelle, che partiva dal mare di Barcellona e, passando per Estella arrivava a Finisterre sull’oceano, alla fine della terra, seguiva la via lattea – raccontano ancora con facebook – è stato un giorno acquisito da una chiesa, una religione, che lo ha fatto suo, mettendo un ipotetico santo sul percorso, tanto si sa, se ci sono le reliquie’.
Loro però un miracolo l’hanno avuto, quello dell’ospitalità della gente del posto, che quasi ‘impietosita’ delle loro facce sudate e malconce, offre loro acqua e limone, ospitalità per una notte, amicizia e sollecitudine … quasi come a dire che, anche ai tempi di oggi, anche senza croce e preghiera, comunque lo spirito di chi parte all’avventura, cercando un luogo reale, ma anche e soprattutto interiore, è sempre ammirato dalla gente comune che fra le proprie comodità ed i propri vincoli li vede sfrecciare, poveri di mezzi, ma liberi nella volontà

U.D.A.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia