Non conosce tregua la lotta del movimento ‘No G.o.l.f.’ che nel pomeriggio, ha organizzato un gazebo al Bosco di Thiene per informare i passanti su un progetto che loro definiscono ‘il cavallo di Troia per l’ennesima speculazione edilizia’.

Il comune di Sarcedo, come è risaputo, ha approvato il progetto ‘Campi da golf a Sarcedo’ che prevede la costruzione di un campo da golf di diciotto buche (necessarie per ospitare competizioni internazionali) di cui 11 a Sarcedo in una superficie di 650 mila metri quadrati.

La realizzazione è però strettamente legata alla costruzione di 116 mila metri cubi di nuove abitazioni, ed è proprio questo il motivo per cui il comitato ‘No Golf’ è sceso in campo a manifestare il suo dissenso. Michele Cappellotto, uno dei fondatori del comitato, ha spiegato: ‘Non siamo contro il golf inteso come sport fintanto che è compatibile con l’ambiente circostante, ma siamo contro il progetto approvato a Sarcedo. Si trova sopra la falda della discarica di Marano, ma soprattutto prevede un’area edificata che è sproporzionata rispetto alle esigenze del paese stesso. Si prevede un aumento di circa mille persone – ha continuato, e per una cittadina di cinquemila abitanti è decisamente troppo’. Il comitato si chiede inoltre se sia opportuno avere un nuovo campo da golf incastonato in un’area che ne conta già altri tre in zone decisamente più attraenti da un punto di vista turistico: Asiago, Asolo e Creazzo sui Colli Berici.

‘I patti con l’azienda che gestirà la struttura – spiegano i membri del comitato –prevedono che se l’impianto dovesse rimane inattivo per più di ventiquattro mesi il comune può rilevarla e continuare l’attività. Nel progetto, l’area è vincolata a tale destinazione per novantanove anni, e ci si chiede se il comune sarà disposto e rilevare un’attività improduttiva, o se piuttosto non sia già prevista una eventuale variante che permetta di ricoprire tutta l’area di cemento per poterci costruire’.

Quello che Cappellotto e i suoi colleghi del comitato rimproverano al comune di Sarcedo è di non essersi mai prestati al dialogo e di non aver dato risposte alle loro domande. ‘Ogni dubbio sollevato al sindaco Giorgio Meneghello non ha trovato risposta – dicono – Chiediamo alla giunta di sospendere l’iter di approvazione del progetto per evitare un vero e proprio disastro, di cui dovranno farsi carico le generazioni future’.

A.Bi.

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