In merito alla proposta del Codacons di imporre una tassazione supplementare sulle farmacie, Federfarma Vicenza sottolinea quello che è stato e continuerà ad essere il ruolo delle farmacie nella gestione della pandemia e non solo: “Quello che il Codacons vede come un extra-profitto” – commenta  Giovanni Battista Scaroni, presidente provinciale di Federfarma Vicenza – “è stato in realtà un lavoro essenziale per la collettività, svolto 7 giorni su 7, a supporto di un sistema sanitario che non avrebbe avuto le risorse per garantire a tutta la popolazione i tamponi né le vaccinazioni nei momenti di picco di richiesta.

Il tutto è stato svolto a costi calmierati, stabiliti dal Governo e dalla Regione Veneto e accettati dalle farmacie proprio in un’ottica di pubblico servizio.

Senza le farmacie decine di migliaia di cittadini sarebbero rimasti in casa per giorni in attesa di un tampone di fine quarantena, o peggio avrebbero circolato liberamente senza sapere di essere positivi, e avrebbero ricevuto il vaccino con settimane di ritardo. Per garantire tutto questo le farmacie hanno dovuto sostenere anche importanti investimenti per potenziare il personale, creare sistemi di prenotazione e adeguare i locali. Senza dimenticare – conclude ancora il rappresentante dei farmacisti vicentini – i rischi personali di contagio sostenuti da tutti i farmacisti e il fatto che le farmacie sono rimaste sempre aperte al pubblico anche durante il lockdown. Chi vede tutto questo semplicemente come un extraprofitto o era molto distratto negli ultimi tre anni, o ancora non ha capito cosa è stata la pandemia”.

di Redazione AltoVicentinOnline

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