18 Sindaci, il Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, il vice Nicola Finco, l’Assessore all’istruzione regionale Elena Donazzan, il Consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Davide Berton.

Sono anche questi i numeri dell’attesa inaugurazione della nuova scuola e della nuova palestra che da ieri hanno reso ancor più lustro alla comunità di Monte Malo.

Oltre due anni di lavori, non senza difficoltà ed inevitabili inghippi burocratici, cantieri seguiti passo passo dal Sindaco Mosè Squarzon, occhio tecnico il suo e grande caparbietà anche nel riuscire a portare a casa cospicui finanziamenti – 788mila euro dal Miur e oltre 485mila euro dalla società di servizi energetici GSE SpA – per quella che da promessa della campagna elettorale è diventata finalmente una splendida realtà che ha impegnato per la sua realizzazione globale quasi 3,5 milioni di euro totali.

Un taglio del nastro gestito dagli studenti stessi che con versi messi in rima hanno raccontato i pregi di questi nuovi edifici green, valorizzandone gli aspetti architettonici avanguardistici ma soprattutto capaci di tenere conto del contesto ambientale e paesaggistico, strutturale e impiantistico per il basso impatto – la struttura non è collegata alla rete gas e viene riscaldata grazie al ricambio d’aria – che ben ne descrive l’assoluta eco-compatibilità e non da ultimo ribadendo il valore sociale dell’opera per la comunità di Monte di Malo e non solo.

Ambienti che, a parte la scuola già riabbracciata dagli studenti al rientro dalle vacanze natalizie, oggi vivranno a pieno contribuendo a dare nuovo impulso alle associazioni e a quanti vorranno usufruirne, “un paese che concretamente cresce” così come più volte auspicato dal primo cittadino.

Gratitudine infine anche nei confronti delle molte imprese locali e dei professionisti che hanno donato arredi e complementi utili all’ultimazione di una grande opera e delle sue apprezzabili pertinenze esterne: “Respiriamo bellezze, ci riempiamo di orgoglio”, il motto della comunità scolastica. Oggi più fiera che mai.

di Redazione AltoVicentinOnline

 

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