Non ha mai dimenticato la città che le ha dato i natali e non potendo tornarci, se non occasionalmente, ha deciso di ricrearne l’atmosfera in un angolo dell’Altopiano.

L’ideatrice del progetto che ha quasi dell’incredibile si chiama Dawn Renè Traverso e nasce a Chicago nel 1961 da genitori italiani: un’infanzia felice la sua in una città di milioni di abitanti dove non manca nulla: un sogno americano destinato però ad interrompersi bruscamente dieci anni dopo quando l’aggravarsi delle condizioni di salute dei nonni, costringe la sua famiglia a rientrare in Italia.

Deve esserle apparso così diverso e silenzioso il paesino di Treschè Conca in comune di Roana, distante anni luce dalle insegne sfavillanti di una metropoli che non dorme mai: un altopiano fatto di gente semplice, di tradizioni povere e di tanto sacrificio che non lascia spazio ai bagordi di una vita frenetica e mondana.

Sarà per questo che crescendo Dawn ha voluto sorprendere tutti e regalare a sè stessa e agli altri un po’ di quel mondo tanto lontano: così con enorme pazienza, con uno spirito creativo fuori dal comune e con l’aiuto di alcuni intraprendenti amici l’altopianese d’azione realizza ogni anno scenografie straordinarie sia nei giorni che precedono il 31 ottobre per la festa di Halloween e sia per le feste di natale con il Winter Village.

Per la Vigilia di Ognissanti il brivido è garantito: quest’anno streghe ad altezza naturale, una serie di tombe a formare l’arcano cimitero dei morti viventi, l’immancabile uomo nero e una trentina di zucche intagliate tutte rigorosamente a mano, hanno incuriosito e sorpreso chiunque sia passato di lì in un set degno dei migliori film horror.

Neanche il tempo di smantellare il giardino della paura che già è tempo di mettersi in moto per il Natale: tante le decorazione realizzate a mano e modificate di anno in anno con magistrale talento e la voglia di rinnovarsi con installazioni e angoli decorativi sempre inediti.

Alberi riccamente addobbati, fiocchi di neve e animali a grandezza naturale: non mancano lo Snowman e Babbo Natale gonfiabili, tipici nelle case americane assieme alle lanterne decorative che regalano il calore di un fuoco sempre acceso.

Ma il pezzo forte è forse il villaggio realizzato con oltre 15mila mattoncini Lego: dai coloratissimi negozi, alle case di varia misura sino alla stazione con trenino elettrico e all’irrinunciabile Babbo Natale con la slitta trainata dalle magiche renne: lascia sbalorditi la minuzia di dettagli di un vero e proprio capolavoro, questo attentamente predisposto all’interno dell’abitazione.

“Questa mia passione” – racconta fieramente Dawn Renè – “nasce dalle mie origini e aumenta ogni qualvolta arriva un complimento che gratifica il lavoro, la preparazione e la realizzazione degli oggetti e delle scenografie: tutto questo mi ha permesso di portare un pezzo della mia amata America in un piccolo paese, creando un ponte immaginario con la mia città del cuore”.

Un regalo d’amore ed una gioia che si somma a quella dei tanti che col passa parola hanno raggiunto sempre più numerosi questo piccolo castello delle meraviglie anche dalle località di pianura: ormai una visita rituale per gli eterni Peter Pan e per tutti quelli che vedono così prendere vita un sogno per cui in fin dei conti non si è mai troppo grandi.

Marco Zorzi

 

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