Carlo Cunegato torna sull’argomento inceneritore e sottolinea il perdurare del suo timore che l’impianto sia destinato a bruciare maggiori quantità di immondizia, nonostante il sindaco Valter Orsi e l’assessore al Bilancio Giancarlo Stefenello dichiarino che dal 2017 le tonnellate destinate all’incenerimento saranno 1.400 in meno. “Dal 2014 i rifiuti da incenerire sono aumentati di 6.000 tonnellate”, ha detto il leader di TesSiamo Schio, contestando di fatto i calcoli dell’amministrazione.

“Avevo chiesto se la fusione tra Aim, Ava ed Etra avrebbe coinciso con l’aumento dei rifiuti da bruciare nell’inceneritore – ha spiegato il capogruppo di TesSiamo Schio – Sindaco e assessore hanno detto di no durante la lettura del bilancio per il 2017, ma la risposta non mi soddisfa per niente perché i dati che hanno riportato sono giusti per quanto riguarda Schio, ma non tengono in considerazioni i dati di tutto il bacino di utenza”.

La graduale dismissione dell’inceneritore era forse l’unico argomento di campagna elettorale di Orsi che era riuscito a conquistare il consenso di Cunegato. “L’attuale sindaco aveva dichiarato che ‘il suo obiettivo era perseguire una graduale dismissione dell’impianto di incenerimento Cà Capretta, prevedendo una sua trasformazione in un impianto a biomasse, e contestuale realizzazione di un impianto a freddo per il trattamento dei rifiuti solidi urbani’ – ha sottolineato il leader di TesSiamo Schio – Quando ha vinto le elezioni però, nel 2014, l’impianto bruciava 73.753 tonnellate di rifiuti, che sono aumentate a 80.000 fino al 2016”.

La motivazione che Cunegato dà è presto spiegata: “Schio ha diminuito il secco indifferenziato di 1.400 tonnellate, ma se i rifiuti vengono importati da altri comuni, la quantità sottoposta all’incenerimento può aumentare. E’ questa la nostra preoccupazione, che sta alla base della fusione tra Ava, Aim ed Etra, aziende che trattano i rifiuti di un bacino molto ampio di comuni, che arriva fino a Rovigo. Andrea Levorato, presidente di Etra, aveva infatti auspicato la possibilità di bruciare i loro rifiuti nel nostro comune. Se Ava si fonde con dei giganti della gestione dei rifiuti noi possiamo anche diventare bravissimi nella differenziata, ma questo non si tradurrà in una diminuzione dell’incenerito e Orsi, nella risposta alla mia interrogazione,  non ha negato questa possibilità. Nel programma elettorale – ha concluso – il sindaco Orsi parlava di graduale riduzione fino alla dismissione dell’inceneritore, ma i numeri evidenziano che siamo sulla strada opposta.

A.B.

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