Le piste ciclabili non saranno più nel prossimo futuro i baluardi della mobilità sostenibile. Le infrastrutture a loro dedicate subiranno un arresto per lasciare il posto allo sviluppo di uno spazio stradale dedicato alle biciclette elettriche, affiancate dalle auto che viaggeranno a passo d’uomo.

Questo è il più che probabile scenario, già consolidato in vari paesi d’Europa, Germania e paesi nordici in particolare, che spicca anche per il futuro della mobilità scledense, della quale è stata fatta una accurata analisi grazie ai dati raccolti sul territorio nel decennio 2006/2016. Francesco Seneci, ingegnere di Netmobility, li ha presentati ieri in anteprima a palazzo Toaldi Capra, affiancato dall’assessore all’ambiente Anna Donà, a rappresentare l’amministrazione comunale che ha aderito con iniziative ed azioni alla settimana europea della mobilità (16/22 settembre) promossa dal ministero per l’ambiente.

Una proiezione sul futuro del traffico interessante e per niente prevedibile, almeno fino a qualche anno fa. Non era fino a ieri certo scontato un ‘prepensionamento’ delle ciclabili a favore di un flusso dedicato a biciclette elettriche che, attrezzate anche per il trasporto dei bambini, occupano troppo spazio per poter viaggiare comodamente sulle ciclabili attuali. Col loro aumento come mezzo di trasporto prescelto per spostarsi in città il problema della convivenza con le automobili sarà prioritario per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, e la soluzione è quasi inevitabile: le macchine dovranno viaggiare in tutto il territorio comunale ai 30 chilometri orari. ‘E’ la modifica che tutti stiamo aspettando – ha commentato Seneci – se finalmente nei prossimi anni verrà approvato il nuovo codice della strada, attualmente arenato in senato’.

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Ma come si presentano nel territorio di Schio gli attuali flussi di traffico e come è cambiata e sta cambiando la scelta dei mezzi di trasporto emerge chiaramente sia dai dati raccolti negli ultimi 10 anni ma anche grazie ad una intervista telefonica fatta in primavera su un campione di scledensi. Prevedibile è la netta diminuzione del traffico del centro a scapito della zona industriale, da imputare alla presenza del nuovo ospedale unico. I dati parlano addirittura di una diminuzione del 24% del traffico che dalla zona del centro si è ‘spalmato’ in zona industriale. Viale dell’industria e via Maestri del lavoro, via Paraiso e via Venezia hanno visto infatti incrementare il traffico a scapito di via Santa Croce e delle vie del centro.

Anche chi si sposta in bicicletta è in autorevole aumento: nel 2006 si spostavano in bicicletta il 7,8% degli scledensi, nel 2016 la percentuale è cresciuta fino al 20,7%.

Per quanto riguarda invece la consistenza del traffico negli ultimi 20 anni l’asticella dell’incremento si è alzata di pochissimo, tanto da risultare irrilevante. Dopo la crisi del 2007/2009, che ha registrato un calo dei flussi, nel 2016 i dati sono tornati ai livelli del 1996.

Nella seconda parte della serata sono stati premiati i 23 vincitori estratti a sorte del concorso ‘In bici al lavoro’. L’iniziativa invitava i cittadini a recarsi al lavoro in bicicletta per almeno 22 giorni nel periodo compreso tra il 2 maggio e il 3 luglio, alla quale hanno aderito 391 persone, di cui 223 hanno pedalato nel percorso casa lavoro per 22 giorni. ‘L’iniziativa – ha commentato Donà – è importante per il suo valore simbolico di mobilità sostenibile. Come amministrazione abbiamo già messo in atto altre azioni con questo scopo, tra cui il contributo economico stanziato nel 2016 per i cittadini che vogliono acquistare biciclette con pedalata assistita. Per il 2017 abbiamo in programma la riqualificazione di 25 chilometri di percorso ciclopedonale rurale che interessa la campagna di Schio, Marano e Zanè, ed il completamento della ciclabile di via Rovereto’.

Marta Boriero

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