Nell’ambito di un progetto europeo per l’inclusione scolastica, una quindicina di alunni della Scuola secondaria di 1° grado dell’IC Il Tessitore ha partecipato ad un laboratorio di sartoria e, guidati dall’esperta Elena Casentini, gli alunni hanno realizzato dei lavori in stile kawaii, uno stile grafico giapponese molto amato dai ragazzi.

L’ultimo giorno del laboratorio i ragazzi hanno visitato l’azienda Siggi dove Chiara Marta, responsabile delle risorse umane, nonché proprietaria dell’azienda insieme a fratelli e cugini, ha accolto e seguito gli alunni illustrando l’azienda, la sua storia e tutte le fasi di lavorazione.

Forte è l’esigenza delle aziende di trovare nel territorio giovani che si appassionino a questo tipo di attività che ha necessità sia di competenze informatiche specifiche, ma anche di un’importante componente di abilità manuale.

Forte è anche l’esigenza delle scuole di orientare i propri alunni facendo loro conoscere non tanto e non solo le possibilità lavorative del territorio, ma di far nascere in loro una passione su cui si potranno impegnare.

Educare è orientare: i ragazzi non possono amare e appassionarsi verso qualcosa che non conoscono, per questo durante il percorso scolastico dobbiamo guidarli alla ricerca delle loro attitudini.

L’auspicio del corpo docente e non solo è che, al di là di questo singolo progetto, s’instauri una vera e propria sinergia tra scuole del primo ciclo e aziende del territorio per ripetere esperienze generative come questa.

Gli obiettivi dell’Europa in questo progetto erano la lotta alla dispersione scolastica rendendo la scuola più attrattiva, e l’obiettivo di questo laboratorio in particolare era la valorizzazione delle vocazioni territoriali. Oltre a questi obiettivi Giulia Andrian, responsabile per la progettazione europea e l’innovazione dell’Istituto, nella redazione di questo progetto ha inteso stimolare, anche in ottica di orientamento, quelle abilità manuali che sono dimenticate dai curricoli scolastici.

“Il progetto era stato autorizzato ancora nel 2019” – commenta Andrian – “ma era stato bloccato dall’emergenza sanitaria. Per non perdere il finanziamento che scade a fine settembre,  le attività sono state concentrate durante l’estate. Oltre a questo laboratorio di sartoria, saranno realizzati nelle ultime settimane di vacanza tra agosto e settembre anche due centri estivi con esperte madrelingua spagnole, un coro e un laboratorio di economia.

di Redazione AltoVicentinOnline

 

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