Il progetto “Storia, memoria ed educazione alla legalità”, promosso dal Sindacato Pensionati Italiani (Spi) della Cgil di Vicenza e del Veneto, con la Camera del lavoro berica, approda a Marano Vicentino con un ciclo di incontri rivolti alle classi terze della scuola media locale, ma anche alla cittadinanza. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, in collaborazione con la Cooperativa culturale “Cinema Campana” e Coop Veneto, è stata presentata stamani in municipio alla presenza del segretario generale dello Spi provinciale, Igino Canale, del responsabile della categoria per la zona di Marano, Francesco Fontana, del sindaco Piera Moro, del vicesindaco e assessore alla cultura e alla socialità, Marco Guzzonato, e del rappresentante di Libera per l’Alto Vicentino, Gigi Manza.

 “Quello della legalità è un tema quanto mai attuale che bisogna portare nelle scuole, anche in quelle periferiche, per favorire le opportunità formative e informative – ha affermato Igino Canale -. Per raggiungere questo obiettivo è importante l’aggancio con le istituzioni del territorio con le quali si possono creare azioni durature nel tempo. D’altra parte, oggi più che mai c’è bisogno di una rimonta culturale, in quanto l’illegalità parla a tutto il territorio e non ad un’area circoscritta”.

Dello stesso avviso il primo cittadino e il suo assessore che hanno sottolineato come l’educazione alla legalità sia la missione dell’amministrazione comunale. Hanno quindi ribadito il sostegno all’iniziativa avanzata dallo Spi, che è stata ben accolta anche dall’Istituto comprensivo “Marano Vicentino”.

Il programma prevede quattro incontri che si snoderanno fino a maggio al cinema Campana. Il primo si terrà il 14 marzo alle ore 15,30. Si intitola “Non ho pagato il pizzo!! Ho denunciato” e vedrà ospite Mario Caniglia, imprenditore di Scordia (Catania) che ha avuto il coraggio di denunciare i suoi estorsori e ancora oggi sta pagando il suo prezzo.

Seguirà, l’11 aprile alla stessa ora, l’appuntamento con Giovanni Impastato. Parlerà di “Una famiglia mafiosa e un fratello ribelle: Peppino Impastato”, un uomo che ha combattuto la mafia ma che ha trovato la morte proprio per mano di quest’ultima.

Il 22 aprile, alle 10, alle classi terze della scuola media verrà presentata l’attività del Museo Istituto Alcide Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), dedicato a papà Cervi e al ricordo del sacrificio dei suoi sette figli durante la Resistenza. L’istituto da oltre trent’anni fa ricerca scientifica e si occupa di promozione culturale nel campo della storia delle campagne, delle lotte democratiche e dei valori antifascisti alla base della Repubblica Italiana.

Il ciclo di incontri si concluderà il 3 maggio. Alle 15,30 Rossella Cantoni, presidente dell’Istituto Cervi, introdurrà “Non c’era tempo di piangere. Storia di una famiglia”, libro scritto da Margherita, moglie di Antenore, uno dei sette fratelli Cervi, che ne ripercorre la storia particolarmente travagliata.

A margine della conferenza stampa è stata presentata anche l’iniziativa organizzata dal presidio di Libera Alto Vicentino “Emanuela Sansone” in occasione della XVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafie. Giovedì 21 marzo, alle 18,30 in piazza Silva a Marano, ci sarà una manifestazione durante la quale verranno letti i nomi delle oltre 900 persone vittime delle mafie. A darne lettura sarà anche il segretario generale della Fillea di Vicenza, Danilo Andriollo.

di Redazione Thiene on line

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