Li avevamo lasciati all’inizio di giugno con un progetto domotico originale già sviluppato e pronto ad essere commercializzato, li ritroviamo all’inizio del nuovo anno scolastico alle prese con la ditta virtuale progettata per essere proposta sul mercato. Un’azienda, la Sanimec srl, con tutti i numeri per far bene, ma anche con tutti i problemi che avrebbe un’impresa reale per inserirsi con successo nel mercato.

Il progetto ’Simulazione d’impresa’ ha unito in uno sforzo comune tre diversi istituti scolastici, l’Itt Chilesotti e l’Itcg Ceccato di Thiene e l’Itt De Pretto di Schio, nuovo partner, acquisito quest’anno per poter implementare il lavoro con le competenze meccaniche ed elettrotecniche che gli sono specifiche.
Tre diversi indirizzi, quello tecnologico informatico, quello commerciale ed edile e quello meccanico, hanno collaborato nell’ideazione e nella simulazione della proposta sul mercato di una serie di dispositivi tesi a rendere più ’viva’ l’abitazione, immaginando di potere, in un domani non lontano, contare su una casa intelligente che sappia rendere piu` facile la propria manutenzione, anche a distanza.
Poter azionare il condizionatore con un cellulare, accendere le luci a chilometri di distanza, mettere in rete un sistema di telecamere, disporre di un impianto fotovoltaico in grado di ottimizzare la propria resa diversificando l’inclinazione dei pannelli… e` un’offerta certamente appetibile all’utente del futuro, abituato ad avere tutto a portata di un click.
Ma non basta ancora: oltre ad avere un prodotto competitivo, nel mondo dell’impresa del 2000, e` essenziale saperlo pubblicizzare, commercializzare, ottimizzarne la produzione e le condizioni di vendita.
E` necessario, insomma, che sia tutta un’azienda a ruotare attorno all’idea innovativa dei progettisti, pena il fallimento della sua applicazione. Allora, il progetto non puo` piu` restare confinato ad un ramo di studio specialistico, ma si spinge a lanciare ponti verso altre figure professionali e verso gli istituti che ne assicurano la formazione.
Ecco quindi la collaborazione di piu` istituti e di diversi indirizzi, perche`, come sottolineato dal preside dell’Itt Chilesotti, Luigi D’Appiano, e ribadito dalla dirigente dell’Itt De Pretto, Giovanna Deon,  ’imparare facendo aiuta gli alunni a ritenere molto di piu`, potendo trasferire quanto appreso anche nella loro realta` lavorativa post-scolastica’.
Un ambizioso e prezioso disegno formativo, che darà agli studenti ’un’esperienza lavorativa all’interno della scuola’, secondo le parole del professor Vellere, responsabile per l’Itcg Ceccato. 
Per realizzarlo il mondo scuola, sempre più povero di risorse proprie, e` stato sostenuto da un cospicuo numero di sponsor, raddoppiati dall’inizio ed attualmente in tutto 23, fra cui le ditte che producono i componenti utilizzati dagli studenti per il progetto.
’La collaborazione con questo gruppo di lavoro interscolastico e` un’ottima occasione per mettere in gioco le competenze di indirizzo dei nostri ragazzi – ha commentato la preside Deon – che accettano sempre molto volentieri le proposte concrete e reali. Mi sembra anche una strategia efficace per colmare lo storico gap fra il mondo della scuola e quello dell’impresa’.
’E` una grande soddisfazione vedere i ragazzi apprendere in un modo piu` vicino alla realta` che li aspetta dopo la scuola – ha soggiunto il preside D’Appiano – ed anche accorgersi che  il mondo delle imprese apprezza questo tipo di progetti e li sostiene’.

Umberto D’Anna

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