Valerio Gildoni aveva solo 40 anni, una moglie bella ed una famiglia che lo amava. Il Colonnello dell’Arma dei Carabinieri non ha esitato a mettere la sua vita come scudo dinanzi alla mano armata di chi ha fatto fuoco contro di lui con un fucile da caccia. Un anziano squilibrato che quattro anni fa si barricò dentro casa a Nanto, in provincia di Vicenza, minacciando di compiere una strage. Gildoni sacrificò la sua esistenza, salvando quella degli altri.

 

Per questo gesto eroico e per l’amore incommensurabile dimostrato nei confronti della sua comunità, è stata intitolata oggi, nel corso di una solenne cerimonia, la caserma dei carabinieri di Thiene, ora custode di un nome che che rimarrà vivo per sempre. L’intitolazione si è svolta stamattina, sotto un cielo grigio, che in quelle ore, ha lasciato tregua ai numerosi presenti, che hanno assistito a momenti solenni e pieni di significato. Una giornata importante quella di oggi, per i thienesi, a cui non è voluto mancare il numero 1 dell’Arma: il Generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallitelli. La più alta carica dell’istituzione che ha quasi 200 anni di storia ha voluto accompagnare la vedova Barbara Cantucci Gildoni, i genitori Paola e Settimio, il fratello don Alberto a scoprire la targa, che è stata posizionata proprio all’ingresso della caserma di via Lavarone. Con lui, il prefetto di Vicenza Melchiorre Fallica ed il sindaco di Thiene Gianni Casarotto. Il primo cittadino, prima del toccante momento, ha letto il suo discorso a nome di tutti i 29 sindaci del raggio territoriale, che rientra nella giurisdizione della compagnia thienese. Un discorso incisivo in cui Casarotto ha voluto sottolineare come l’intitolazione della caserma sia stata fatta per volontà di chi l’ha preceduto. Si perchè l’idea era venuta negli anni passati all’ex sindaco Maria Rita Busetti, che stamani ha voluto essere presente. ‘Sono felice che l’intitolazione si sia finalmente fatta perchè era una cosa che mi stava a cuore. Sono una grande estimatrice dell’Arma e noi politici abbiamo il compito di avvicinare la gente comune alle grandi istituzioni per far capire loro che ci sono, che sono presenti sul territorio per proteggerli. Ho lavorato durante il mio mandato per questo: e’ fondamentale dimostrare il legame e l’interazione che ci devono essere tra le forze dell’ordine e le istituzioni politiche’.
Ha condiviso il suo pensiero anche Romano Leonardi, sindaco di Zugliano, che ha detto: ‘E’ stata una cerimonia emozionante che ha fatto capire quanto sia importante la solidarietà tra le istituzioni e l’Arma dei Carabinieri’.
A seguirlo, il sindaco di Lugo Robertino Cappozzo, che colpito dalla cerimonia ha commentato: ‘L’Arma deve vedere riconosciuto il suo ruolo, noi l’abbiamo anche deliberato in Consiglio Comunale. Sono rimasto colpito dalla semplicità, dall’eleganza e dai modi del Generale Gallitelli, che ha fatto un discorso che molti altri cittadini avrebbero dovuto ascoltare per capire quanto lo Stato, attraverso le forze dell’ordine, sia loro vicino’.
Ruggero Gonzo, sindaco di Villaverla, ha sottolineato che ‘la cerimonia di oggi ha rappresentato un bellissimo segnale per tutto il territorio. E’ stata toccante e organizzata benissimo. Un grande segnale per la gente che deve sapere che L’Arma dei Carabinieri c’è. Questo tipo di eventi servono a ricordarlo’.

‘Un momento storico per la nostra città – ha dichiarato il vicesindaco e Assessore alla Sicurezza di Thiene Alberto Samperi – in questo periodo, c’era bisogno di una giornata come questa. Qui da noi, il tema sicurezza è tanto sentito. Questa presenza di autorità nella nostra città racchiude tanto. Il fatto che fino a Thiene sia arrivato il più alto esponente dell’Arma deve rassicurare la popolazione. Le forze dell’ordine ci sono e sono pronte a sacrificarsi per i cittadini che sono stati chiamati a difendere. Lo ha fatto il colonnello Gildoni, il cui nome rimarrà a Thiene per sempre, ma lo fanno ogni giorno tanti altri carabinieri, di cui leggiamo sulle cronache’.

Natalia Bandiera

Anna Bianchini

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