Una inaugurazione in grande stile quella della mostra “Slegalitalia”, presentata sabato alla biblioteca civica dai ragazzi del Progetto Giovani di Thiene e dal Presidio Libera “Emanuela Sansone” Altovicentino. Protagonisti soprattutto i giovani, che erano veramente tanti e interessati, ma anche molti adulti e una amministrazione comunale quasi al completo, dal Sindaco Gianni Casarotto all’assessore alla cultura Gabriella Strinati, dal vicesindaco Alberto Samperi all’assessore alle politiche sociali Maurizio Fanton.
Un segnale positivo e molto apprezzato dagli organizzatori, a conferma dell’interesse del palazzo per le politiche giovanili e per un progetto cittadino partito soltanto meno di un anno fa. E Alberto Carollo della Cooperativa Radicà ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale per la sua presenza e per l’impegno a sostenere il Progetto Giovani, un’iniziativa per aggregare i ragazzi thienesi e organizzare con loro varie iniziative.
“Siamo noi che vogliamo dire grazie ai ragazzi del Progetto Giovani e agli Scout di Thiene 1 e 2 – ha esordito l’assessore Strinati – che si impegnano in un percorso condiviso e spendono le loro vacanze per lavorare, per sporcarsi le mani, per dare il meglio di sè. Ragazzi, sono esperienze che vi fanno crescere insieme e vi ringraziamo per i valori che ci regalate”.
I ragazzi del Progetto Giovani hanno partecipato infatti in agosto ad un campo di lavoro in Umbria con Libera, assieme al gruppo Scout Thiene 2, mentre gli Scout Thiene 1 come quelli del Presidio di Libera Alto Vicentino sono stati impegnati in Campania a Sessa Aurunca. Ed ora hanno allestito una interessante e coinvolgente mostra di foto per raccontare l’esperienza dei campi di lavoro nei beni confiscati alla mafia.
“Slegalitalia – hanno spiegato gli organizzatori – è una mostra nata dopo un lungo percorso di riflessione svolto dai giovani che hanno partecipato ai campi di lavoro di Libera Terra per poter trasformare l’esperienza fatta in un impegno concreto per il posto dove abitiamo”.
In mostra venti scatti a colori realizzati durante i campi di lavoro nei beni confiscati, cui sono stati aggiunti foto in bianco e nero scattate nei nostri territori e che rappresentano in maniera forte episodi locali di illegalità.
E al centro della sala gli strumenti di lavoro, badili, picconi, zappe, rastrelli e carriola, che i ragazzi hanno usato ogni mattina nei campi di lavoro, mentre al pomeriggio hanno vissuto esperienze forti in gruppi di lavoro con testimoni diretti del fenomeno mafia.
“Le foto testimoniano le bellezze che nascono dai beni confiscati alla mafia e restituiti alla collettività” ha sottolineato Alberto Carollo, e Luca Leonardi, referente del presidio Libera ha ricordato le varie iniziative proposte nel nostro territorio, dalle cene della legalità, gli incontri formativi con gli studenti, gli spettacoli con i ragazzi di Scampia fino al convegno con don Aniello Manganiello e Ciro Corona al Teatro Comunale.
“Un’esperienza molto stimolante quella del campo di lavoro – ha commentato Paolo degli Scout Thiene 2 – sia per il lavoro del mattino fatto con tanta fatica per disboscare il terreno, sia per gli incontri molto coinvolgenti al pomeriggio con testimonianze che hanno migliorato la nostra conoscenza della mafia”.
I ragazzi hanno infatti lavorato nell’Azienda Agricola Col de la Pila, a Pietralunga, 100 ettari di terra di cui 80 di boschi. Venti ettari saranno usati da una cooperativa agricola per coltivare le patate bianche di Pietralunga. Un bene confiscato alla ‘ndrangheta, forse acquistato negli anni ‘80 per nascondere persone ricercate, sequestrato nel 2007 e dal marzo 2013 assegnato al Comune.
“Lavorare in un bene confiscato ha significato per noi non solo alzarsi alle sei del mattino per raccogliere i frutti della terra, ma soprattutto portare il nostro sostegno a quelle persone che ogni giorno lavorano in quei campi, per poter dire con loro che lì la camorra ha perso, per testimoniare che un terreno, per troppi anni sfruttato dai clan camorristici, è ora un orto biologico che dà un lavoro concreto a molte persone” hanno testimoniato Sara e Tania degli Scout Thiene 1 che hanno invece partecipato ad un campo di lavoro a Sessa Aurunca.
“Abbiamo avuto anche la possibilità di ascoltare varie testimonianze di persone che spendono la loro vita per lottare in prima linea contro la criminalità e diffondere la cultura della legalità. Ci hanno mostrato una parte di quella fitta rete di relazioni ed esperienze che si è formata in questi anni per riscattare il nostro Paese dalle mafie. Anche noi ormai siamo legate a questa rete: non possiamo più lasciare spazio all’indifferenza o all’ignoranza ma siamo responsabili del futuro, dove vogliamo non governino più il denaro e i giochi di potere ma la solidarietà e l’impegno civile”.
La mostra rimarrà aperta alla Biblioteca Civica di Thiene, Palazzo Cornaggia, in via Corradini fino al 6 ottobre il lunedì dalle 15 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. Sabato 5 e domenica 6 ottobre dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
di Redazione Thiene on line
