E’ stata consegnata al Comune di Thiene dall’Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia (U.N.I.R.R.) e dall’associazione Ricercatori Storico Aeronautica Dogfight la piastrina di riconoscimento del Tenente Medico Guido Miotto, Medaglia d’Oro al Valor Militare, caduto  nella campagna di Russia nel 1943.

“In una delle battaglie sotto la fattoria Pozdnjaki gli Italiani furono sconfitti e molti di loro vennero catturati – ha raccontato l’Associazione Ricercatori Storico Aeronautica Dogfight – Tra i prigionieri catturati vi era anche l’ufficiale medico thienese Guido Miotto. Trasferiti nella Regione Russa Voronezh, sostarono in alcune fattorie dei paesi Xlebhvi e Klinovoi.  La fattoria dove alloggiarono i nostri prigionieri, molti di questi feriti a Klinovoi, divenne poi una scuola e adesso è stata abbattuta per costruire altre case. Nella demolizione sono state recuperate  nel seminterrato molti distintivi, effetti personali e molte piastrine. Una di queste è stata quella di Guido Miotto”.

Miotto naque a Thiene il 14 aprile 1909.

Giovane espansivo e intelligente, Miotto partì volontario nel 1935 per la campagna d’Etiopia dove si arruolò nel Battaglione Curtatone – Montanara. Tornò a casa nel 1936 e completò, laureandosi, gli studi in medicina.

Nel 1939 Miotto fu richiamato ad arruolarsi nei servizi sanitari e, come tenente medico, inviato sul fronte russo, assegnato al 52° Reggimento d’Artiglieria della Divisione Torino. Subito dopo lo sfondamento da parte dei Russi della linea italiana sul Don, mentre le truppe italiane  iniziavano il ripiegamento, Guido Miotto fu fatto prigioniero. Iniziò per lui, nel gelido  freddo della steppa, una lunga serie di marce particolarmente faticose, visto che, in qualità di medico, si soffermava ad aiutare i feriti e chi, esausto, crollava nella neve.

Da un campo all’altro, a piedi o su carri ferroviari stipati più di morti o moribondi che di vivi, arrivò al gulag di Vous, dove cercò in ogni modo di dare un aiuto, di dire una parola di conforto ai suoi più sfortunati commilitoni, sempre a loro vicino, tanto da essere contagiato dal tifo petecchiale che lo portò alla morte nell’aprile del 1943.

Nella motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare si legge: “Ufficiale Medico di un gruppo di Artiglieria Divisionale, incurante del pericolo, si prodigava nel raccogliere e curare i feriti e gli ammalati nei posti più avanzati e battuti, distinguendosi particolarmente durante duro ripiegamento. Catturato, si dedicava senza risparmio e senza preoccuparsi della sua incolumità tra innumerevoli ammalati di morbo contagioso, finché, colpito egli stesso dal male, moriva nel compimento del suo dovere stoicamente compiuto.

Fronte russo, dicembre 1942- Prigionia di guerra, dicembre 1942 – aprile 1943” (dati raccolti dallo storico locale, Angelo Rossi)

L’Amministrazione Comunale provvederà a restituire la piastrina ai familiari di Guido Miotto nel corso della cerimonia che si terrà il prossimo 26 gennaio 2016, anniversario della Battaglia di Nikolajewka.

“Con la piastrina torna a casa qualcosa che è appartenuto al nostro concittadino e che rappresenta il suo essere soldato, medico e ufficiale – ha dichiarato Giovanni Casarotto, Sindaco di Thiene – La Città ne onorerà in una giornata importante, come l’anniversario della battaglia di  Nikolajewka, la memoria e il sacrificio eroico”.

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