Valter Orsi ha passato il testimone di presidente dell’Unione Montana Pasubio-Alto Vicentino ad Armando Cunegato e lui, con il sindaco Umberto Poscoliero, ha trasferito il Sociale di Valli del Pasubio e San Vito di Leguzzano all’interno dell’Ente.

Bilancio approvato al consiglio dell’Unione Montana Pasubio-Alto Vicentino, che mercoledì in Largo Fusinelle, con l’entrata dei Servizi Sociali dei due comuni membri, vede incrementare le sue entrate di oltre 500mila euro.

Un passo in avanti per dare all’Unione un senso più concreto di condivisione, anche se al momento è una mossa rilevante più per l’aspetto politico rispetto a quello tecnico, visto che la gestione iniziale rimarrà in capo ai comuni. “E’ l’inizio di un percorso che non sarà facile – ha spiegato Cunegato – Al momento èun banco di prova con l’obiettivo di un ampliamento. Spero questo sia solo l’inizio di un percorso che vedrà maggiore condivisione – ha concluso – Bisogna guardare il traguardo e in base all’obiettivo, saper aggiustare la strada”.image

“Siamo entrati per ultimi nell’Unione – ha commentato Umberto Poscoliero, sindaco di San Vito – Abbiamo fatto un passo per far parte di un’area più vasta, una squadra di lavoro. Con il passaggio dei Servizi Sociali, si sancisce l’inizio di una riorganizzazione dei servizi, che mi auguro potranno passare tutti all’interno dell’Unione, un bacino che nel futuro, spero, potrà pesare sulle scelte politiche del territorio”.

Cunegato, unico candidato alla presidenza, è stato approvato all’unanimità dai rappresentanti degli 8 comuni, grazie soprattutto al lavoro svolto nel suo comune, Valli del Pasubio dove, con il benestare di esercenti commerciali da tempo in sofferenza per le poche presenze, è riuscito in pochi anni a riaprire le porte ad un turismo meno ‘selettivo’ e più massificato.

Orsi, sindaco di Schio e presidente dell’Unione nei primi due anni dalla fondazione, ha chiuso un ciclo positivo. Un percorso “fatto di
piccoli passi – a detta sua e di tutti i sindaci e consiglieri presenti – ma che ha portato alla creazione di un ente che ora ha le basi per poter andare avanti”. Una presidenza apprezzata dai colleghi, quella del primo cittadino scledense, al quale è stata riconosciuta la capacità di non far prevalere Schio all’interno dell’Unione, nonostante le sue notevoli dimensioni rispetto agli altri ben più piccoli comuni.

“Concordo sulla scelta del sindaco di Valli alla presidenza dell’Unione – ha imagesottolineato il consigliere scledense Giovanni Battistella – E’ il sindaco che ha dimostrato più spinte e idee innovative. Mi auguro che con la sua presidenza ci sia un maggiore coinvolgimento di tutti i membri dell’Unione, anche dei consiglieri. Ricordiamo però che se finora abbiamo fatto piccoli passi, perché era giusto così, ora dobbiamo accelerare, perché il mondo si muove molto velocemente”. In pieno accordo anche Franco Balzi (sindaco di Santorso), che ha auspicato serenità nel gruppo di lavoro e maggiore “capacità” di portare avanti progetti. “Il territorio non è più quello di un tempo – ha commentato Balzi – Si cominciano a sentire gli effetti della crisi della banca e le famiglie non hanno più soldi nemmeno per accudire gli anziani. Dobbiamo fare unione vera tra sindaci e dare risposte al territorio”. Renzo Priante, consigliere di Piovene Rocchette, ha commentato: “E’ importante che l’Unione punti a rilanciare il turismo. Il Veneto è la prima regione d’Italia a richiamare visitatori, se ne portiamo nella nostra area saremo in grado di recuperare quei posti di lavoro e quell’indotto economico perduto con la crisi del manifatturiero”.

“I prossimi 2 anni sono decisivi per l’esistenza dell’Unione – ha commentato Alessandro Zaffonato, consigliere di Santorso – Dobbiamo dimostrare di essere un territorio eccellente, meglio anche del Camposampierese”.

Soddisfatto dei commenti positivi il neo presidente Cunegato, che ha spiegato: “Il trasferimento del comparto ‘Sociale’ dei comuni di Valli e di San Vito di Leguzzano all’Unione Montana è solo un inizio. Bisogna crescere e fare mentalità tra di noi, superando le differenze politiche. A Valli abbiamo fatto tante cose e ora puntiamo a fare altrettanto e anche di più per l’Unione, perché è  tempo di ragionare su un territorio allargato, oltrepassando i confini dei singoli comuni”.

Anna Bianchini

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