Cari lettori, sono 10 anni che Altovicentinonline esiste, prima sotto il nome di Thieneonline, poi con Altovicentinonline, ma mai come quest’anno ci viene difficile porgervi i nostri Auguri virtuali.
Per le festività abbiamo sempre utilizzato ‘frasi fatte’ o auguri riferiti a fatti di cronaca che avevano caratterizzato l’anno in corso. Quest’anno invece vogliamo augurarvi Buona Pasqua legando il nostro messaggio a quell’immagine di resurrezione di Gesù Cristo, che dopo la morte in croce è rinato e sopravvive ancora nella fede di ognuno di noi.
Ci sentiamo sepolti vivi nelle nostre case, qualcuno avverte questa restrizione come un’imposizione forte. Non è così. E qualcuno, nel giorno di Pasqua, dovrebbe percepire il poter stare dentro le mura di casa, seppur limitanti, come un dono.
Ci sarà una resurrezione ed un “Rinascimento”, ci ha assicurato il governatore Luca Zaia, ma anche il nostro presidente Giuseppe Conte. Lo ha detto anche più volte il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, aggiustandosi quei capelli che da qualche settimana non vedono il barbiere, proprio come i nostri. Ma cosa volete che siano dei capelli con la ricrescita bianca, senza piega e senza forma sul nostro capo, rispetto alla lotta che dei nostri connazionali stanno ingaggiando nei reparti di terapia intensiva degli ospedali? Cosa volete che siano i nostri piedi ruvidi e le unghie stinte, rispetto al dolore di parenti che pregano di poter vedere ancora una volta i loro cari? Credeteci, tutto quello che avete ascoltato in tv e che la stampa vi ha descritto in questo mese di ‘clausura’, non è niente rispetto alle storie personali, che spesso non vi abbiamo descritto perché non ce la facevamo nemmeno noi a mettere nero su bianco simili sofferenze. E’ stata dura anche per noi, credeteci, quando c’era da riportare che nei paesi in cui risiedete, spuntavano come funghi casi di coronavirus anche gravi. Quindi i primi morti, con la difficoltà di doverli elencare perché con le istituzioni non è sempre stato facile comunicare.
Nel giorno di Pasqua, vogliamo dedicare questo messaggio di resurrezione e speranza a 3 colleghi, uno di questi collabora con Altovicentinonline e solo due giorni fa ci ha comunicato che è stata sciolta la prognosi, che è fuori pericolo, che può farcela e che potrà tornare presto alla vita di sempre. Non l’abbiamo mai sentito vivo così come quando ci ha detto che sarebbe uscito dalla terapia semi-intensiva per essere trasferito nel reparto di degenza, dove adesso lo aspetta un lungo periodo di cure prima di vedere la luce fuori dall’ospedale. Un inno alla vita il suo racconto, un sospiro di sollievo dopo giorni trascorsi intubato a causa del coronavirus. Il pensiero va anche ad un giornalista che non fa parte della nostra redazione, ma è un collega del territorio. Il maledetto virus non ha risparmiato nemmeno lui, giovane, forte, sportivo e dalla vivacità quasi strema nella scrittura. Pensarlo ricoverato in un letto di ospedale con il covid-19 ci ha fatto capire quanto questo male si annidi in prossimità di noi. Un pensiero infine alla collega bionda, quella che non si è potuta fermare mai, neanche quando, senza guanti né mascherina, doveva andare in giro per la provincia di Vicenza per realizzare i suoi servizi che avevano necessariamente bisogno del supporto delle immagini. Niente co-working per lei, ma il rischio serio di entrare a contatto con il virus, quando c’era da intervistare sindaci, medici, primari reduci dal coronavirus. A lei, per fortuna, è andata meglio, nonostante sia entrata a stretto contatto con un intervistato positivo al covid; quando è stata sottoposta al tampone l’esito è stato negativo. Non si è mai fermata davvero questa collega bionda, che nell’Alto Vicentino è diventata, adesso con guanti e mascherina, l’emblema di un lavoro, spesso denigrato dall’opinione pubblica che dei giornalisti fa sempre di tutta l’erba un fascio. E’ diventata l’icona di quel giornalismo sano, che sfida i mali peggiori in nome di una missione che è quella di raccontare a voi la verità, anche quando è scomoda e fa male. Una verità che a volte non è perfetta, perché i cronisti non sono maghi e anche loro fanno fatica a ricostruirla, ma oggi dobbiamo approfittare di questo giorno di pace per premiare gli sforzi e la buona volontà fatta di azioni di esseri umani imperfetti, come siamo tutti noi, che stiamo facendo, ognuno con la propria parte, dei sacrifici per arginare qualcosa di più grande di noi. Qualcosa che le nuove generazioni, abituate ad una vita ordinaria e scandita perfettamente, fanno fatica ad accettare.
Vi abbiamo raccontato queste tre storie reali, di persone molto vicine a noi, ma ce ne sarebbero migliaia da raccontarvi, ognuna con un risvolto umano che, estrapolato il dolore, meriterebbero di essere menzionate. Ma noi siamo una piccola redazione di provincia, che sta lavorando da casa con pochi mezzi, che scrive con il figlio che si soffia il naso alle spalle, con la pentola sul fuoco, col cane che abbaia e con il commissario Simoni della Ulss 7 in videoconferenza.
Fin qui possiamo arrivare e speriamo di avervi garantito un piccolo servizio, non sempre all’altezza, ma in cui abbiamo messo tutta la nostra anima.
Buona Pasqua cari lettori, con tutto il nostro cuore e tutta la riconoscenza di chi ha bisogno del vostro stimolo per andare avanti anche quando manca lo spiraglio di un futuro.
Buona Pasqua a mamme e papà che si sono adeguati alle lezioni online, con pochi mezzi tecnologici. Auguri a chi lavorando nel settore alimentare ci ha fatto trovare il cibo negli scaffali. Auguri a chi trasporta le merci sfidando il pericolo del covid. Auguri a medici, infermieri, Oss, tecnici e personale delle pulizie, che oggi non festeggeranno la festa in famiglia ma saranno ai capezzali dei letti dei malati, in prima linea contro il virus. Auguri a quegli anziani irraggiungibili nelle case di riposo, fragili e deboli e perciò più bisognosi di isolamento. Auguri a chi si sente sconfortato perché ha il terrore di perdere il lavoro, ma ai quali chiediamo lo sforzo emotivo di aggrapparsi al valore della vita che ha.
Auguri alle nostre forze dell’ordine, in prima linea per e tra la gente, che vigilano le nostre strade per proteggerci dagli incoscienti e dagli incivili, quelli che non hanno capito che bisogna stare a casa, che ci hanno chiesto solo questo, per proteggere se stessi ed il prossimo, quelli che dal divano non fanno che lagnarsi aspettando la prima occasione per sgattaiolare fuori e farsi la corsetta come in una normale giornata di sole. Auguri ad Agenti, Carabinieri e Vigili del Fuoco, che non si fermano mai, come se fossero nati immuni a qualsiasi male e a cui lo Stato chiede sforzi sovra umani per i quali non si lamentano mai. Anche loro non riposeranno oggi, anzi lavoreranno più di noi, sotto il sole e con la divisa addosso, per difendere la nostra salute.
Auguri cari lettori, restiamo a casa.
Pasqua 2020, la Redazione di Altovicentinonline