Il sindaco di Caltrano Luca Sandonà manda in pensione il funzionario comunale più caro e prezioso. Si tratta del geometra comunale Loris Sandonà, padre del primo cittadino, che il 30 novembre, grazie a quota 100, cesserà dal servizio dopo quasi 42 anni di guida dell’ufficio tecnico comunale.

La firma della ricostruzione della carriera ai fini pensionistici porta in calce proprio la firma del figlio. “Ci siamo fatti una risata”, ha dichiarato il sindaco, che poi ha voluto mettere da parte l’orgoglio di figlio e il legame di parentela per rendere merito alla carriera del genitore: “Voglio ringraziare, al di là della stranezza della cosa, mio padre per il gran lavoro svolto in così tanti anni a favore della comunità caltranese, lavoro apprezzato da molti amministratori di ieri e di oggi che hanno voluto in questi giorni esprimergli personalmente la loro gratitudine per la passione e l’impegno che ha profuso nel suo delicato ufficio. Sicuramente anche lui, come tutti, avrà commesso degli errori, ma non ho dubbi sulla sua buona fede. Da lui ho imparato molto e soprattutto ho appreso che per svolgere bene una funzione pubblica a favore della propria comunità bisogna, per prima cosa, amare quella comunità. Mio padre mi ha fatto amare Caltrano ed appassionare alla gestione di questo nostro paese che, ho scoperto da sindaco, presenta molte problematiche ma è anche ricco di tanta umanità con persone attive ed impegnate, che dedicano tempo alla cosa pubblica e agli altri. Proprio mio padre mi ha dimostrato che si può essere dei dipendenti pubblici ben diversi dagli stereotipi, cioè dei funzionari che hanno un senso di appartenenza al loro ente tale da far sì che si lavori sodo senza guardare l’orologio e si sia disponibili a essere contattati e avvicinati dai cittadini in ogni luogo e in ogni momento della giornata”.

E poi tanti ricordi, che si sono infilati tra le pieghe della professione proprio grazie alle esperienze condivise per tanti anni. “Mi ricordo, fin da bambino, che mio papà si fermava ad ascoltare con attenzione e pazienza i problemi delle persone all’uscita dalla Messa domenicale – ha continuato con un velo di commozione il sindaco – E già il lunedì mattina cercava di risolverli. Chi glielo faceva fare? Semplicemente il suo ‘amore per Caltrano. Non sarà facile sostituire una figura con così tanta esperienza. Con la sua uscita di scena per la giusta e meritata pensione si apre il problema della successione. Purtroppo è andata deserta la procedura di mobilità che la giunta aveva voluto in modo da riuscire a reclutare qualche tecnico di esperienza che fosse attualmente in servizio a pari grado di carriera in qualche altro ente pubblico. Abbiamo perciò dovuto bandire un concorso pubblico, che per legge è aperto solamente a tecnici laureati, e presto conosceremo il vincitore che sarà chiamato alla guida del nostro ufficio tecnico”.

di Redazione Altovicentinonline

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