L’ospedale ‘smontabile’ e trasportabile realizzato da Missionland è pronto e sarà inaugurato domenica 11 novembre alle 11 in via san Lorenzo 5 a Carrè.

E’ un gioiello di casa, l’espressione alla massima potenza della volontà di aiutare il popolo africano in casa sua.

Realizzato ocn contributi dell’8 per mille della chiesa valdese e di finanziatori privati, l’ospedale ‘Lego’ misura 100 metri quadri e, nella sua compattezza, è una struttura completa e funzionale.

“Porterà aiuto a migliaia di persone che vivono in uno dei paesi più poveri della terra – ha spiegato Roberto Maculan, presidente e fondatore della onus Missionland – Darà loro la possibilità di ricevere cure mediche e chirurgiche, contribuendo a migliorare le loro condizioni di vita e le loro prospettive per il futuro”.

L’ospedale è un gioiello di praticità, inventiva, capacità artigianale, soluzioni all’avanguardia. Si compone di una sala operatoria, una sala di degenza per i pazienti più gravi, una zona per la preparazione sterile di medici e infermieri, una farmacia e un ambiente dove medici e infermieri (i volontari di Rainbow for Africa di cui Missionland è partner logistico) possono dormire e prepararsi i pasti. È anche completamente autonomo dal punto di vista energetico: l’elettricità necessaria per far funzionare macchinari, pompe, illuminazione e condizionatori è assicurata da pannelli solari.

Il progetto è intitolato a Urs Burki, medico svizzero scomparso a febbraio dell’anno scorso, la cui vedova, Rosmarie Weibel-Burki, ha contribuito alla realizzazione dell’ospedale.

L’ospedale partirà a novembre per il Ciad, dove sosterà in zone di passaggio. Lì infatti, transitano profughi che vogliono raggiungere l’Europa. “Arrivano malati e bisognosi di cure – ha sottolineato Maculan – Noi li aiutiamo, ma soprattutto spieghiamo loro che devono restare nel loro paese, perché la situazione che troverebbero in Europa è lontana anni luce da quello che si aspettano. La nostra intenzione è fare informazione corretta per spiegare loro quello che trovano qui, in modo da convincerli a desistere e tornare a casa. L’ospedale smontabile – ha concluso – andrà nel villaggio di Liwa, a nord di Gol, sul Lago Ciad”.

A.B.

 

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