Che si tratti di rendere onore a ‘uno di loro’ che non c’è più o a sporcarsi le mani per la propria, ma non solo, comunità gli alpini di Piovene Rocchette sono sempre presenti. In qualsiasi periodo dell’anno. Spesso in maniera silenziosa. Quasi a non dar troppo fastidio mentre fanno del bene per gli altri. Uno spirito di squadra che le Penne Nere piovenesi hanno celebrato nella ‘festa dea fameja alpina’.
Un dì di festa per gli alpini del gruppo di Piovene Rocchette scandito dall’alzabandiera e dalla deposizione di una corona al monumento degli alpini, continuato nella chiesa di San Giuseppe dove don don Federico ha celebrato una messa a suffragio degli alpini ‘che hanno posato lo zaino e sono andati avanti’ e dei Caduti nella campagna di Russia. Una liturgia commovente, accompagnata dal Coro Ana ‘Monte Summano’. Infine, l’immancabile ‘pranzo alpino’. Con le gambe sotto al tavolo a ricordare quante cose nell’anno appena chiuso sono riusciti a fare, forti del loro impegno, della loro organizzazione e del mai tirarsi indietro ad una richiesta. “Facciamo tutto questo per il bene della nostra comunità”, sottolinea il capogruppo Giovanni Pattanaro.
“L’anno 2024 appena trascorso resterà impresso nella memoria di tutti noi alpini come l’anno della grande Adunata Nazionale di Vicenza, definita, a ragione, ‘L’Adunata dei Record’. Un evento straordinario, imponente per la meravigliosa partecipazione di gente e di grande impatto emotivo per lo spettacolo offerto, che ha riscosso unanime e meritato riconoscimento da tante parti e il giusto plauso a livello nazionale ed anche internazionale- ha continuato Pattanaro nella lettura nella ‘relazione morale’-Permettetemi di sottolineare, con giustificato orgoglio, che al grande successo della manifestazione ha contribuito, ovviamente in piccola parte, anche il nostro gruppo, grazie alla disponibilità e all’impegno di alcuni suoi componenti, sia sulla ‘piazza’ di Vicenza, in quanto direttamente coinvolti nella preparazione dell’evento, sia in ambito locale, provvedendo al posizionamento di vessilli tricolori e manifesti celebrativi sulle piazze e lungo le vie centrali del nostro paese. Detto questo, non devono tuttavia passare in secondo piano le numerose attività che, anche per il 2024, hanno visto impegnati gli alpini del nostro Gruppo, sempre con generosa profusione di energie e di tempo. A tutti voi il mio personale e sentito ringraziamento. Il vostro esserci mi rende orgoglioso di fare parte di questo gruppo”.
Bilancio anno appena chiuso.Anche nel 2024, non sono poche le azioni messe in campo dalle Penne Nere di Piovene Rocchette. Dal taglio dell’erba alla potatura delle piante lungo la strada dell’Angelo e all’interno del Parco Riva dei Frati, la manutenzione dell’area verde al Monumento agli Alpini e del Cippo, eretto a fianco del vecchio cimitero a ricordo dell’ospedale da campo della Grande Guerra 1915 / 1918, il Cimitero Vecchio. E ancora: la manutenzione e pulizia delle fontane storiche del paese, ‘fontana de sora’ e ‘ fontana de sto’ e infine quei lavori necessari per tenere sempre in ordine e funzionale la sede del gruppo. Un loro esserci anche nelle manifestazioni di paese, coinvolti dal Comune o da gruppo sportivi, “siamo presenti alla giornata ecologica, durante la sfilata di carnevale e nelle varie gare ciclistiche o podistiche.
Il cuore degli alpini di Piovene Rocchette batte sempre forte. “C’è posto per tutti” aggiunge il capogruppo Pattanaro, “anche per chi non conosciamo e per questo siamo sempre in prima linea nelle giornate del Banco Alimentare: l’anno scorso abbiamo raccolto quasi 1800 kg di alimenti vari”. Ma, probabilmente, la loro vera essenza meglio si rappresenta quando ciascuna Penna Nera si mette in fila. Una fianco all’altra e il loro ricordo va ai tanti, tantissimi, che sono ‘andati avanti’. “Cerchiamo di essere presenti al maggior numero di commemorazioni, sia sezionali che nazionali-continua il capogruppo Giovanni Pattanaro-Così facendo onoriamo il loro sacrificio reso alla Patria. Quindi, anche l’anno scorso, siamo stati presenti a Isola del Gran Sasso in ricordo della battaglia di Selenyjar e a Thiene per la battaglia di Nikolajewka, a Thiene, oltre ai pellegrinaggi commemorativi sul Pasubio e sull’Ortigara e, chiaramente, non siamo potuti mancare all’Adunata Triveneta di Bibbione e quella Nazionale di Vicenza”.
Un loro darsi daffare che non sarebbe forse possibile se a casa non avessero chi condivide questo loro impegno. “Le nostre mogli e compagne, che con passione e disponibilità si prodigano per la riuscita di tanti piccoli e grandi eventi. Di questo le ringraziamo- conclude Pattanaro-Infine, un sentito ed enorme grazie al Coro ‘Monte Summano’, sempre apprezzato protagonista in numerosi eventi canori,che con le sue cante fa conoscere ed onora il nostro Paese e alla protezione civile ANA, sezione Valdastico, per la positiva collaborazione con il nostro Gruppo.Viva gli alpini Piovene Rocchette, viva l’Italia”.
di Redazione AltovicentinOnline
