E’ iniziata come una semplice segnalazione di fine agosto sulla pagina Facebook ‘Sei di Cogollo’, ma se oggi la fontana del parco del Fosso è pulita e pronta a ripartire è solo merito di una donna che, senza tante polemiche ma dotata di buona volontà, si è rimboccata le maniche e si è messa a pulire.

A destare il suo interesse per la fontana era stata la mamma, che durante una passeggiata aveva rischiato di cadere e farsi male a causa del disordine nel parco. “Trovare questa vecchissima meraviglia trascurata e abbandonata mi ha fatto cadere addosso tanta tristezza – ha detto Maela Piran condividendo alcune foto – Possibile che tutto vada nel dimenticatoio? Qua ci andavano le vostre nonne, le vostre bisnonne a fare il bucato. Fa parte di una storia vissuta ai tempi dei tempi. Facciamo vivere i ricordi”.

Quasi 50 ‘like’ svariati commenti e alla fine, su sollecitazione di un utente che aveva invitato a darsi da fare, Maela Piran si è organizzata.

“Visto che sono stata io ad attirare l’attenzione sul tema, vado a pulire. Se qualcuno vorrà venire ad aiutarmi sarà gradito”, ha commentato. Il giorno dopo, Maela Piran è arrivata al parco con carriola, idropulitrice e decespugliatore e al suo fianco ha trovato Marco Zorzi, consigliere comunale, che ha accolto di buon grado l’invito a partecipare alla pulizia.

“Il patrimonio pubblico è un bene di tutti e tutti senz’altro possono concorrere affinché lo stesso sia preservato e mantenuto nel tempo” ha commentato Zorzi.

Poche ore di lavoro e la fontana ha recuperato il fascino che era stato offuscato dalle erbacce.

“Il parco del Fosso è stato un importante punto di riferimento, soprattutto i 40enni di oggi – ha spiegato Zorzi – Ognuno di noi ha un grande legame affettivo con quel posto. Ci sono andato per aiutare Maela Piran, perché mi aveva stimolato e ho voluto fare la mia piccola parte per aiutarla in quell’importante gesto di cui si era fatta carico. Anche i vicini sono stati meravigliosi, hanno messo a disposizione corrente elettrica e acqua e qualche anziano, che avrebbe voluto aiutare ma non era in condizione di farlo, ci ha dato dei preziosi consigli. Mi sono reso conto – ha concluso Zorzi – che spesso ci si ferma a criticare. Se invece ci mettiamo a lavorare si trova anche facilmente chi è disposto a dare una mano”.

A.B.

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