Mancava solo il Coronavirus. In casa della Protezione Civile di Sarcedo, fiore all’occhiello in ambito nazionale per interventi post terremoto, frane e inondazioni, la tensione comincia a calare un po’. Sulle spalle dei 20 volontari quasi 3mila ore di lavoro in otto settimane, ma non è finita. “Fino a metà maggio operativi con almeno una squadra al giorno”, specifica il numero uno Todeschini. E poi? “E poi l’estate dove continueremo a prepararci contro ogni evenienza”.

Una macchina operativa quella di Sarcedo con gli ingranaggi ben oliati. Ore di formazione e tanta, ma proprio tanta, esperienza sul campo. Solitamente abituati a muoversi tra macerie e polvere, o cumuli di detriti trascinati dall’acqua furiosa di un fiume, i volontari guidati da Cristiano Todeschini si sono trovati ad affrontare un’emergenza del tutto nuova. Un virus che ha paralizzato tutto e tutti. Il ‘nemico’ invisibile che ha chiuso in casa le persone, mandando altre in terapia intensiva.


Uomini e donne che non si sono tirati indietro, dando ogni giorno buona parte del loro tempo a servizio della comunità di Sarcedo, ma non solo. Operativi anche in ambito provinciale, con 300 ore. Macinando migliaia di chilometri, 7725, per fare davvero di tutto. Dalla consegna delle mascherine, distribuendo quei buoni spesa vitali per riempire la dispensa di cibo, all’assistenza di quelle persone fragili, forzatamente messe in clausura a casa dal virus.

Una risposta pronta a Sarcedo nell’affrontare una straordinaria emergenza. “Ancora da tempo è stata fatta la scelta di essere sempre operativi- spiega il presidente Cristiano Todeschini, raggiunto al telefono mentre sta coordinando una squadra al lavoro all’ecocentro- Riusciamo ad essere di aiuto a 360 gradi, dando supporto alla popolazione. Questo grazie ai miei volontari che non si sono fatti remore e che si sono dimostrati pronti in questo particolare momento, anche se il Covid-19 ha rappresentato una novità. A Sarcedo siamo un gruppo che, negli anni e nei vari interventi, ha acquisto molta esperienza. Sin dai primi momenti ci siamo mossi, preparandoci con corsi e formazione sia in ambito sanitario che sull’utilizzo di prodotti chimici in vista delle operazioni di sanificazione. Pur nell’eccezionalità dell’evento del Coronavirus”.

Poche criticità a Sarcedo, “ma non abbassiamo la guardia”
Con 14 volontari operativi sul territorio e gli altri in sede a smistare le chiamate di interventi, la Protezione Civile di Sarcedo è riuscita ad affrontare ogni tipo di richiesta. “Non ci sono state criticità particolari-continua ancora Todeschini-Grazie anche alla popolazione che è stata molto collaborativa. Sicuramente abbiamo vissuto momenti di attività sostenuta, con attività e mansioni che si sono accavallate, ma abbiamo affrontato tutto- conclude-Ora si guarda anche avanti, anche all’autunno seppure non si sa se ci possa essere un ritorno del virus. Abbiamo mesi davanti dove la prevenzione sarà più forte che mai, per essere pronti ad ogni evenienza”.

la fase 1 in cifra “55 giorni e 2950 ore”
Dall’inizio della emergenza Covid-19, e fino al 3 maggio, per tutta la fase 1 i volontari della Protezione Civile di Sarcedo hanno lavorato quasi 3mila ore in 55 giorni. Questi i numeri nel dettaglio della loro attività: nel territorio di Sarcedo hanno accumulato 2650 ore di attività totali -250 visite anziani e persone con fragilità -12 trasporti per visite mediche -410 telefonate per informazioni o richieste evase -7725 km percorsi con i mezzi per informazione alla popolazione e trasporti -100 spese beni prima necessità -5500 mascherine regionali distribuite alla popolazione -3150 mascherine usa e getta distribuite alle attività commerciali -200 mascherine chirurgiche distribuite a 32 attività e soggetti immunodepressi -62 computer consegnati agli studenti -80 igienizzazioni di ambienti esterni interesse pubblico -75 ore instradamento e supporto econcentro e cimiteri -2 giorni di raccolta per colletta alimentare -28 pacchi spesa distribuiti per 1033 articoli complessivi -100 pacchi donazioni varie distributi -60 buoni spesa e ralative modulistiche consegnate e ritirate -1250 notiziari informativi comunali distributi ai nuclei familiari -3 gazebi installati -Attività di segreteria e raccolta dati Attività varie di logistica, trasporto e magazzino -Attività di igienizzazione e preparazione atrezzature interne.
Per la provincia di Vicenza hanno lavorato 300 ore sala operativa e coordinamento – montata 1 tensostruttura modulare e relativi arredi e svolto 50 ore attività pre-triage negli ospedali.


“divise gialle, eroi per i bimbi”
Un’attività la loro che ha visto muoversi anche il sindaco Luca Cortese . “Quando accompagno i volontari colgo che loro, i ragazzi e le ragazze della protezione civile di Sarcedo, sono visti dai bimbi come degli eroi- commenta il primo cittadino-Questa visione romantica dimostra quanto importante sia stato il loro lavoro soprattutto in questo momento per la nostra comunità. Da tempo, ma soprattutto in questo momento vedere una divisa gialla, per le persone è una sicurezza, un incontro con persone preparate e dedite a Sarcedo. In questo momento si vedono i frutti degli sforzi di tutte le amministrazioni che si sono succedute che hanno sempre concesso contributi al gruppo, che si sono impegnate a svilupparlo e lo hanno supportato- conclude lanciando un invito – Chi volesse può ad iscriversi alla protezione civile: un ottimo modo per aiutare Sarcedo”.

Paola Viero

 

 

 

 

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