Social network invasi da video surreali, da medici spesso buttati fuori dall’Ordine professionale che danno consigli da ‘santone’. Fake news, pagine di giornale costruite ad arte da professionisti della disinformazione per prendere in giro chi ci casca e li condivide. E nessuna informazione istituzionale.

Lancia l’allarme Luca Zaia, presidente del Veneto, che al punto stampa di oggi ha lanciato un appello alle istituzioni nazionali, chiedendo di intervenire.

“Si faccia web marketing, si diano risposte reali ai cittadini. È normale che ci sia chi ha paura di farsi iniettare un farmaco, ma da qui a costruirsi un alibi solido con la disinformazione, in mezzo ci sta la verità, che bisogna far conoscere”.

“Manca informazione istituzionale nazionale, per questo la gente è vittima di fake news a complotti”

E’ molto duro Luca Zaia con i responsabili della comunicazione, colpevole a suo dire “di non fare informazione a livello istituzionale” e di lasciare di conseguenza spazio a fake news, complotti, post surreali condivisi senza nessun fondamento scientifico.

Un tono di voce deciso, un’accusa chiara: “Manca l’informazione istituzionale, per cui la gente va a cercarsi le informazioni sui social – ha detto il presidente del Veneto, che ha lanciato un appello chiaro – Si faccia web marketing sulle piattaforme social, sui media, si faccia informazione vera. Si spieghi bene il vaccino, si spieghi che cosa succede. Non ne è stata fatta a livello nazionale e la conseguenza è che i no vax hanno trovato terreno fertile. Se vengono diffusi video complottisti, ma non vengono diffusi video di informazione istituzionale, è comprensibile che ci siano persone che ci cascano. È normale che ci sia chi ha paura di farsi iniettare un farmaco, ma da qui a costruirsi un alibi solido con la disinformazione, in mezzo ci sta la verità, che bisogna far conoscere”.

Vaccino volontario o obbligatorio?

“Io sono per il vaccino volontario, sono contro l’obbligo, ma la gente si deve vaccinare – ha sottolineato Zaia – Al momento non ci è stata fatta nessuna proposta di obbligo. In Veneto siamo al 78%, arriveremo all’80% entro ottobre. In Veneto non abbiamo obbligatorietà al vaccino, abbiamo sempre raggiunto l’immunità di gregge. Con gli altri vaccini esiste la possibilità per il Ministero di intervenire nel caso in cui la percentuale dei non vaccinati metta a rischio l’immunità di gregge, ma finora non è successo”.

Vaccino agli anziani: “Risposta anticorpale minore che sui giovani, ma il vaccino funziona”

“Il vaccino sugli anziani funziona, anche se sappiamo che la risposta anticorpale sulle persone anziane è minore rispetto ai giovani, ma il vaccino funziona”, ha sottolineato Zaia.

A.B.

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