‘Le Regioni potrebbero truccare i numeri per evitare il lockdown, c’è una gara tra governatori a chi è il più bravo’.

A dichiararlo è Andrea Crisanti, professore di microbiologia all’Università di Padova e noto ormai in tutto il mondo per lo studio di Vo’ Euganeo. Le sue parole sono state messe nero su bianco da Francesco Rigatelli , sulle pagine de Il Mattino di Padova, dove Crisanti commenta le decisioni del governo. ‘Bene la serrata dei bar e ristoranti, ma il coprifuoco alle 21 è inutile e demagogico’. La dichiarazione che però balza agli occhi è quella sui presidenti di regione, che accusa di fare lo scaricabarile per non assumersi la responsabilità con decisioni magari necessarie, ma che li renderebbero impopolari agli occhi del popolo. Un’accusa che stanno ripetendo in molti a livello nazionale anche prestigiose firme del giornalismo italiano, che stanno notando che i governatori , in un momento di tensione sociale, preferiscono che le restrizioni portino la firma del Governo per poi dire ai cittadini : ‘Colpa di Conte, non nostra’.

Ma Crisanti parla di un serio pericolo di manipolazione di numeri da parte chi chi potrebbe farlo facilmente essendo a capo di una regione, ‘decidendo di ricoverare il meno possibile sulla pelle dei pazienti’.

‘Con questa politicizzazione e spettacolarizzazione di ogni cosa, il pericolo c’è’.

Riguardo il Dpcm, Crisanti lo definisce confuso e poco chiaro su quando scattano le chiusure. Sulla prudenza del governo ha dichiarato: ‘Dipende da qual è il vero obiettivo dell’esecutivo. Potrebbe essere quello di arrivare entro pochi giorni ad un lockdown per poi rimuovere le restrizioni a Natale. Oppure di guadagnare tempo, rallentare il contagio, riorganizzare il sistema di tracciamento, fare il lockdown a gennaio e poi ripartire con un sistema rodato’.

di Redazione AltovicentinOnline

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