Una tavola rotonda tra Comune di Asiago, Anef, Dolomiti Superski e Movimënt, per rilanciare il turismo in montagna e ripartire con una risorsa fondamentale per le economie d’altra quota. E’ partita l’operazione ‘ripresa’, che inizia dal punto di partenza: ricominciare a pensare, programmare, fare. Grandi realtà del sistema montagna si sono confrontate in un dialogo in diretta all’interno della web tv Canale Europa, appuntamento che ha registrato oltre 13mila spettatori.

Protagonisti Nicola Lobbia, assessore del Comune di Asiago, Valeria Ghezzi, presidente ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), Andy Varallo, Presidente Skicarosello Corvara, vice-presidente di Dolomiti Superski, presidente della FIS Ski World Cup Alta Badia e ideatore del parco Movimënt in Alta Badia.

L’Altopiano di Asiago è pronto per la ripresa . Tra i più grandi altopiani d’Europa, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria il Comune è stato in grado di dare risposte concrete alle categorie turistiche, e agli artigiani e allevatori locali, perché, come ricorda l’assessore Nicola Lobbia: “Fare squadra è il segreto per raggiungere l’eccellenza. In questo periodo abbiamo scelto di impegnarci ancora di più nella formazione dei giovani, grazie all’istituto superiore per il turismo montano di Asiago, che con i suoi tanti sbocchi professionali raccoglie adesioni da tutta Italia e dall’estero. Infine, attraverso importanti investimenti, abbiamo voluto garantire anche un’offerta invernale, motivo per cui diventeremo un comprensorio a 360 gradi per la prossima stagione. Esperienze, queste, fruibili anche da chi preferisce non avventurarsi in quota – ha continuato l’assessore – Asiago offre un ventaglio di possibilità per gli amanti della montagna. I dolci pendii sono infatti perfetti per i trekking, le passeggiate a cavallo, l’orienteering, le due ruote, il golf. Questa estate garantiremo tutti gli eventi che rendono ricca la nostra stagione estiva, naturalmente con un protocollo a garanzia della sicurezza dei nostri ospiti e dei nostri cittadini”.
Alta o bassa, di roccia o di verde, la montagna si conferma un luogo sicuro, ospitale, accogliente, democratico. La meta perfetta per questa estate, per il prossimo inverno, e per tutte le volte in cui si vuole semplicemente respirare più a fondo la natura.
Uno spirito di cordata, una grande orchestra, un ecosistema. La montagna italiana ha molte facce, e tutte concorrono alla bellezza dei paesaggi in quota, delle suggestive cattedrali di roccia, degli scorci che si aprono sulle vallate rigogliose. Una moltitudine che ha dimostrato di saper battere con un solo cuore. “Ho scelto di fare questo mestiere per passione – ha affermato Valeria Ghezzi, presidente Anef – Il nostro è un mondo particolare, in cui tutti i lavoratori formano un’orchestra straordinaria, senza la quale la montagna soffrirebbe. Ecco perché è fondamentale che tutte le cabinovie, funivie, e seggiovie d’Italia possano ripartire quanto prima. Gli impianti di risalita sono mezzi di trasporto che permettono a chiunque di fruire dell’alta quota: senza di essi la montagna sarebbe ingiustamente esclusiva. Accedere all’alta quota vuol dire accedere a spazi immensi e, in un periodo come questo, significa anche essere al di là di ogni possibile assembramento. C’è tanta voglia di ricominciare – ha aggiunto Valeria Ghezzi – ma una delle prima cose da fare è uscire dall’equivoco del weekend burrascoso dell’8 marzo. Noi impiantisti siamo il traino di una filiera importante, spegnere gli impianti significa spegnere la ristorazione, gli alberghi, le scuole di sci. E’ nostra la responsabilità socio-economica della montagna, ed è nostra la responsabilità di un uso consapevole degli impianti in tutta sicurezza. Ricordiamoci che il trasporto sugli impianti di risalita ha una durata brevissima, e che questa estate tutte le cabine viaggeranno con i finestrini abbassati per consentire una corretta areazione. Il trasporto a fune è sicuro, non è la fonte del contagio, ma lo sono piuttosto i contesti di assembramento del divertimento accessorio allo sci, che lo Stato ha già provveduto a regolamentare. Abbiamo inoltre la fortuna di poterci avvalere di un progresso tecnologico straordinario, che ci è stato d’aiuto anche in un momento drammatico come quello durante e post Covid-19, dai collegamenti online ai moderni dispositivi di sicurezza. Non dimentichiamo che quello che interessa al turista non sono le funi o le cabine, ma ciò che si trova davanti agli occhi quando scende dalla cabinovia – ha concluso Valeria Ghezzi – Il panorama, una gastronomia di alto livello, la possibilità di fare escursioni a piedi o in bici”. Un incanto di laghetti incontaminati, prati verdi perfetti per un picnic, aree gioco e relax, è anche quello del parco Movimënt, in Alta Badia, perfetto per famiglie, sportivi, mountain lovers. L’area, interamente car-free, è raggiungibile esclusivamente con gli impianti a fune dal 27 giugno”.

A.B.

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