“Si può guardare al futuro con prudente ottimismo e con fiducia. Le decisioni di stamattina anticipano al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma introducono un cambiamento rispetto al passato nel senso che si dà precedenza alle attività all’aperto e alle scuole. Tutte le scuole riaprono completamente in presenza nelle zone gialle e arancione“. Così il premier Mario Draghi, in conferenza stampa, spiega la decisione del governo di anticipare il ritorno della zona gialla consentendo, ma solo all’aperto, la ristorazione, le attività sportive e gli spettacoli. Sarà possibile mangiare fuori anche di sera, ma con l’obbligo di rispettare il coprifuoco che resta fissato alle ore 22 mentre ci sarà la ripresa delle attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado in zona gialla ed arancione, ma non in zona rossa. Le palestre ripartiranno da giugno.
“Con la decisione di oggi- spiega Draghi- il governo ha preso un rischio, un rischio ragionato fondato sui dati che sono in miglioramento. Ma non in miglioramento drammatico. Sono in miglioramento. Questo rischio, che sicuramente incontra le aspettative dei cittadini, si fonda su una premessa: che questi provvedimenti siano osservati scrupolosamente con mascherine, distanziamenti, e occorrerà una sensibilizzazione particolare da parte delle regioni, delle autorità e delle forze dell’ordine. In questo modo questo rischio ragionato si traduce in un’opporrtunita’ straordinaria”.
“La campagna vaccinale continua ad andare bene, con tante sorprese, negative, ma anche positive”. La probabilità che, dopo le aperture, si debba tornare indietro “è molto bassa”. Si tratta, spiega il premier, di misure che “portano maggiore serenità nel Paese e gettano le basi per il rilancio dell’economia”.
“Il declino delle curve” epidemiologiche, chiarisce Draghi “è continuo e lo è stato nelle ultime settimane. Ma è meno marcato di quanto ci sarebbe potuto aspettare sulla base di varianti diverse. E’ un passo che prendiamo con il sostegno e il conforto dei dati in particolare per le attivita’ all’aperto. Ma poi tutti i comportamenti di cui parlavo prima sono assolutamente necessari”.
Draghi: “Speranza l’ho voluto io, critiche infondate”
“Le critiche al ministro Speranza dovevano trovare pace fin dall’inizio: non erano né fondate né giustificate. Come ho detto l’altra volta lo stimo e l’ho voluto io nel governo“, dice Draghi. “Ringrazio il ministro Speranza per tutto il lavoro che precede questa decisione e che l’ha permessa”.
“Non ho fatto nessun appello all’unità non c’è bisogno di farlo. E’ insita nella nascita del governo. Quello che posso dire è che l’atmosfera nel governo e nei consigli dei ministri è eccellente e lo può confermare qualunque ministro di questo governo”, ribadisce il premier.
Draghi: 3% debito/pil nel 2005, scommettiamo sulla crescita
“Solo nel 2025 si vedrà il 3%” del rapporto tra deficit e pil: “è una scommessa sulla crescita: se sarà quello che ci attendiamo da tutti i provvedimenti e le riforme, la scommessa la vinciamo senza pensare nemmeno a una manovra correttiva negli anni a venire. Usciremo dal debito con la crescita, una crescita sostenibile. Noi stiamo facendo e faremo debito, questa è una scommessa sul debito buono“. Così Mario Draghi, in conferenza stampa.
“Io e il ministro Giovannini- aggiunge il premier- abbiamo nominato 57 commissari per 57 opere. Opere già finanziate e deliberate, che aspettavano di essere attuate. Abbiamo sentito altri elenchi di opere fantastiche, la domanda era quando le vedremo? Il ministro Giovannini ha preparato per il pomeriggio un cronoprogramma con le aperture dei cantieri, potrete controllore cosa ha detto e cosa farà il governo”.
fonte Dire