La polemica era scoppiata nei giorni scorsi, con molti disabili veneti che stanno lamentando l’impossibilita’ di prenotare il vaccino contro il Covid utilizzando la piattaforma regionale, nonostante rientrino ufficialmente tra le categorie prioritarie. La Regione corre quindi ai ripari e pensa di prevedere la possibilita’ per i soggetti che ritengono di avere una disabilita’ certificata che li fa rientrare tra le categorie prioritarie per la vaccinazione, ma il cui codice fiscale non viene riconosciuto dal sistema, di procedere nella prenotazione assumendosi la responsabilita’ di presentare poi un certificato al momento della vaccinazione.
“Il portale ti lascera’ procedere, ma avrai l’obbligo di presentarti al momento della vaccinazione con un certificato, e nella prenotazione ci sara’ scritto a caratteri cubitali che lo devi presentare”, spiega il presidente della Regione Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale. “Questo potrebbe risolverci il 99,9% dei problemi, ma non sappiamo ancora se faremo cosi’… Abbiamo dato mandato ad Azienda Zero di chiedere agli informatici se puo’ essere una soluzione”.
Vaccini: Stefani, monitoriamo applicazione priorità disabili
“Sono consapevole che non è sufficiente l’inserimento delle persone con disabilità grave fra le categorie prioritarie, ma è necessario che, in collaborazione con le Regioni, si dia effettività ad un diritto ormai garantito a salvaguardia dei più deboli. Proprio per questa ragione stiamo monitorando l’effettiva applicazione di tale priorità da parte delle regioni, e contemporaneamente, valutando le possibili alternative per poter facilitare e omologare le procedure di iscrizione alla vaccinazione”.Lo ha annunciato il ministro per le Disabilità Erika Stefani in audizione in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. (ANSA).
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Zaia: ‘I nostri dati sono da zona gialla. Senza Astrazeneca buco del 50%’