“Siamo davanti ad un deterioramento della politica che non fa bene all’unità che bisognerebbe auspicare in questo momento”. Thiene e Schio non rimangono indifferenti e ieri sera, durante la conferenza dei sindaci dell’Ulss7, il sindaco Giovanni Casarotto ha chiesto di sottoscrivere un documento contro la proposta del consigliere regionale Nicola Finco, che proponeva di concentrare i malati covid nell’ospedale di Santorso, trasformandolo di fatto in un covid hub.

La ‘proposta indecente’, perché i numeri non sono tali, da fare quello che sta accadendo con l’ospedale di Schiavonia è stata oggetto di discussione durante la seduta di Conferenza dei Sindaci della Ulss7 che si è tenuta ieri.

Le parole del consigliere regionale Nicola Finco hanno indotto il sindaco di Thiene a chiedere di sottoscrivere la linea programmatica adottata dal direttore generale Carlo Bramezza che, seguendo i protocolli regionali, ha disposto che si ‘spalmino’ i pazienti covid in tutte le strutture sanitarie ricadenti nel territorio della Ulss7.

In particolare Casarotto ha proposto all’ordine del giorno di votare, contro il volere del consigliere regionale Finco, l’azione che stava portando avanti Bramezza nelle due strutture di Bassano e Santorso.

La proposta di Casarotto però è stata bocciata.

La Lega di Thiene si sveglia e difende l’ospedale di Santorso

“Abbiamo appreso con molto stupore alcune dichiarazioni secondo le quali l’ospedale di Santoro dovrebbe tornare ad essere dedicato solo ai pazienti covid. Il nostro ospedale ha già dato tanto durante tutte il periodo pandemico. I dati di oggi che devono comunque farci tenere alta l’attenzione non possono precludere a tutta la popolazione dell’Alto Vicentino l’utilizzo pieno del nostro nosocomio. Ci confortano in tal senso le parole del nostro assessore alla sanità e del nostro presidente del consiglio regionale che hanno mantenuto, insieme al dottor Bramezza, la linea che la regione ha giustamente adottato. Confidando che la pandemia finisca il prima possibile, auspichiamo che il nostro ospedale possa essere sempre di più punto di riferimento del nostro territorio a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini”.

Orsi: “La richiesta di Finco viola i protocolli regionali”

Traballa la poltrona di Franco Balzi

Qualcuno dice che dovrebbe addirittura dimettersi perché non gode della fiducia della maggior parte dei sindaci del suo stesso distretto di cui è capitano, sulla carta, ma senza avere leadership.

Sono molte le voci che si rincorrono nell’Alto Vicentino e basta fare qualche chiacchierata con i sindaci dei piccoli Comuni, per scoprire che in questo momento il consenso a Balzi in seno alla Conferenza dei Sindaci non è alto. Pare addirittura che si voglia cambiare il regolamento interno per istituire una nuova figura come referente nel dialogo tra i vertici Ulss ed il Distretto 1 di Bassano, con cui occorre trattare ed avere empatia.

La vicenda Balzi ha già scosso gli animi nell’ultima seduta della Conferenza dei Sindaci e sarebbe emerso un parere favorevole allo ‘spodestamento’ di Balzi. Una cosa è chiara, l’Alto Vicentino ha bisogno di personalità forti, di carisma politico e di capacità comunicativa. Balzi, persona onesta, detto fuori dai denti da parte di parecchi sindaci della sua stessa estrazione politica, non possiederebbe queste doti e non è escluso che nei prossimi giorni sarà lui stesso, in coscienza, a fare un passo indietro.

Natalia Bandiera

Anna Bianchini

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