Salgono i contagi, aumentano i decessi, ma il Veneto rimane in zona gialla. Questo nonostante il trend dei contagi sia tornato da una settimana a far preoccupare e i numeri raccontino di una giornata sopra quota 1.000 contagiati dal virus in 24 ore: sono stati esattamente 1.174 i tamponi positivi al SarsCov-2 e 23 i decessi registrati dal bollettino della Regione. Gli infetti dall’inizio dell’epidemia salgono a 331.451, le vittime a 9.814.

Regge però la situazione degli ospedali, che continua a mostrare numeri in discesa. Nei reparti non critici sono ricoverati 1.197 pazienti Covid (-20), mentre è stabile, 134, il dato delle terapie intensive.
Il presidente Luca Zaia, nel consueto punto stampa, ha parlato di “una lenta, timida crescita dei casi. L’incidenza dei positivi sui tamponi è al 3,05%, però, dopo molto tempo è tornato ad aumentare il numero dei soggetti attualmente positivi, 23.439 (+ 490)”.

Zaia ha accolto positivamente il richiamo fatto alla Ue dal premier Mario Draghi per chiedere una azione più coordinata sui vaccini e alle case farmaceutiche il rispetto degli accordi: “E’ un appello autorevole – ha detto – che arrivando da una personalità come Draghi non può essere rimandato al mittente”.

Ma ha anche sostenuto che “l’Europa ne esce debole da questa vicenda dei vaccini, è evidente che altri Paesi in giro per il mondo hanno fatto contratti migliori”.

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