‘Lo screening mammografico per scoprire eventuali tumori deve partire dalle donne di 40 anni, mentre in Veneto sono convocate solo da 50 anni in poi’.  Parte da Padova e dall’associazione “Bene Comune” di Antonino Pipitone e Rosa Depietra l’appello al governatore Zaia affinché riduca l’età delle donne a cui viene offerto lo screening gratuito. L’associazione conta di girare tutto il Veneto per raccogliere le firme che convincano chi governa ad anticipare di 10 anni gli screening che possono salvare vite se fatti in tempo.

‘Oggi il tumore alla mammella è la neoplasia femminile più frequente, e la sopravvivenza è aumentata grazie all’attività di diagnosi precoce –  , ci tiene a ribadire l’ex consigliere regionale Idv ed endocrinologo Pipitone  – Se questa grave malattia viene diagnosticata in tempo, si riesce a contenerla.

In Veneto lo screening gratuito viene proposto a tutte le donne dai 50 anni in poi e ogni due anni. In Emilia Romagna invece basta averne 45.

‘Se qualcuno mi avesse proposto lo screening qualche anno fa oggi forse non mi sarei ammalata –  racconta Maria Antonietta Auditore, 47enne che sta lottando con un tumore al seno e oggi si batte perchè i controlli preventivi vengano fatti a 40 anni  –  Sono convinta che il sistema sanitario veneto sia eccellente, e per questo non credo sia complicato estendere alle 40enni gli screening’.

di Redazione Altovicentinonline

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