Da Marano a Roana, passando per Valli del Pasubio questi sinora i comuni dell’alto vicentino che hanno aderito al progetto di Padova Pride, come riportato dagli organizzatori.
In attesa del corteo del 30 giugno, si celebra il 17 maggio la  Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

Uno striscione per Marano 
“L’amministrazione comunale è al fianco di chi si batte per promuovere una società libera da violenze, intolleranze e discriminazioni omofobe – commenta il sindaco, Marco Guzzonato -. I diritti civili e la dignità di ciascuna persona umana vanno conquistati, difesi protetti nell’interesse di tutti”. E come gesto appenderà, sulla facciata del municipio, uno striscione “per  sensibilizzare la cittadinanza e tramettere il messaggio dell’importanza di costruire una comunità sempre aperta, plurale e solidale”.
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Inoltre Marano è uno dei Comuni che ha dato la sua adesione al Padova Pride 2018 (www.padovapride.it), il cui motto quest’anno è #maipiùsenza, per arrivare ad annullare “quei ‘senza’ che ancora ci separano da una condizione di piena libertà e di parità dei diritti”, come scrivono gli organizzatori. “Mai più senza volto, mai più senza identità. Mai più senza diritti, salute e libertà di scegliere ciò che è giusto per sé. Mai più senza un’educazione basata sui valori di uguaglianza, tolleranza e integrazione”.

“Per la prima volta il Comune di Marano aderisce a un Pride – aggiunge l’assessore ai Servizi alla persona e alla famiglia e alla Tutela delle minoranze e multiculturalità, Maria Paola Sbalchiero- Pensiamo sia un’adesione molto importante, perché siamo convinti che per tutti debba esserci la garanzia dei diritti e pari dignità. La famiglia si trova ovunque c’è amore, senza discriminazioni”.

Gay Pride
Sabato 30 giugno alle 16 a  Prato della Valle a Padova partirà il corteo del Padova Pride 2018, come riportato nel sito degli organizzatori: “manifestazione regionale per l’orgoglio e la visibilità delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali, che tornano a sfilare in città dopo 16 anni dal Pride Nazionale svoltosi in città nel 2002.

Il Manifesto del Padova Pride vuole porre l’attenzione su tutti quei diritti che rimangono ancora negati nonostante l’approvazione della Legge sulle Unioni Civili: lotta all’omofobia, accesso al percorso di transizione senza intervento chirurgico, matrimonio egualitario e accesso all’adozione. Ulteriore obbiettivo del Pride, oltre alla rivendicazione dei diritti, è anche quello di affermare delle identità. In una società ancora eteronormativa, rendere visibile anche solo l’esistenza e di realtà diverse per orientamento sessuale e identità di genere significa aprire uno spazio di cittadinanza in cui ognuno possa sentirsi accolto.
Alla manifestazione hanno finora già aderito, oltre al Comune di Padova, con cui la manifestazione è organizzata, anche i Comuni di Vicenza, Roana, Carbonera, Gorgo al Monticano , Salgareda, Strà, Mira, Valli del Pasubio, Trichiana, Cesiomaggiore. Si attendono ulteriori adesioni. Sono stati infatti contattati infatti tutti i comuni della Regione del Veneto. Padova fa parte di una rete di città Italiane interessate quest’anno dai Pride, che nel 2018 toccherà 27 città in tutta la Penisola”.

di Redazione AltovicentinOnline

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