La Regione del Veneto tenta di squarciare la nube dello smog, che sempre più rappresenta una grave minaccia per le persone. Sul piatto 300 mila euro che verranno assegnati ai comuni veneti rientranti nel Bacino Padano.
Pronto un nuovo bando per l’acquisto della cartellonistica elettronica idonea all’informazione delle misure temporanee da applicare a livello locale per il miglioramento della qualità dell’aria e il contrasto all’inquinamento da PM10.
“Un’altra iniziativa con cui puntiamo ad aumentare ulteriormente le nostre azioni concrete antismog – commenta Bottacin – e che va ad aggiungersi alle tante già messe in campo in materia dalla Regione come quella recente in favore di chi rottama veicoli inquinanti per sostituirli con veicoli a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione”.
“La corretta applicazione delle limitazioni al traffico -aggiunge – implica, necessariamente, il ricorso a sistemi di informazione e regolamentazione della circolazione tempestivi e chiari: azione, questa, che comporta inevitabilmente un impegno finanziario che i comuni spesso non sono in grado di affrontare. Abbiamo perciò inteso supportare questo ulteriore onere che colpisce le casse già provate degli enti locali. Un’occasione importante che i comuni potranno cogliere oltretutto nella prospettiva che, come stabilito nell’accordo firmato in giugno a Bologna con il Ministero dell’Ambiente insieme alle altre regioni del Bacino Padano, il governo metta altrettante risorse di quelle che le Regioni renderanno disponibili in materia”.
“Al bando potranno accedere i comuni competenti ad attivare le misure , secondo le articolazioni dei livelli di allerta indicati nel “nuovo Accordo Bacino Padano” in relazione alle condizioni di accumulo e di aumento delle concentrazioni di PM10, che abbiano già acquisito la cartellonistica nel 2017 o che comunque possano acquisirla e rendicontarla entro la corrente annualità – conclude l’assessore – I contributi copriranno una parte dei costi sostenuti per interventi che prevedano una spesa minima di almeno 3.000 euro fino a 60.000 euro di spesa massima ritenuta ammissibile a finanziamento”.
di Redazione AltovicentinOnline