La Rsa di Malo è covid free, ma come in tutte le case di riposo per anziani dell’Altovicentino, si lavora sotto organico e piomba la scure della crisi economica, per la quale sarà necessario ricorrere ad una raccolta fondi per sostenerla. A descrivere la situazione all’interno dell’Rsa maladense è stata la neo presidente Elisa Gonzo, che se da un lato tira un sospiro di sollievo per le condizioni di sicurezza della struttura, con un rispetto delle regole che ha tenuto lontani dal Coronavirus gli anziani, dall’altro, si dice preoccupata per quel personale mancante e per il futuro di una realtà, che va aiutata adesso con il supporto dei privati.
‘Non abbiamo nessun caso, abbiamo intensificato l’attenzione verso il rispetto dei protocolli di sicurezza, cerchiamo di stare molto attenti sia per la salute dei ricoverati che del personale impegnato in un lavoro molto delicato’, ha spiegato Elisa Gonzo, eletta da poco più di un mese ma già ben consapevole del rischio enorme di una pandemia che attanaglia la popolazione specie quella più anziana. Numeri impressionanti di contagi nelle strutture di tutta Italia, e nel solo Veneto 209 gli ospiti e 42 gli operatori trovati positivi fino all’altro giorno nelle varie Rsa della regione.
‘ Mancano infermieri, abbiamo appena presentato il concorso con le prove che si terranno il 9 dicembre, anche la Regione sta dando una mano per quanto possibile permettendo agli operatori di prestare servizio retribuito extra-lavoro, anche se la situazione per quanto riguarda il reperimento del personale è preoccupante. Noi ci stiamo difendendo, pur trovandoci in un momento difficile della crisi’.
Lo aveva già annunciato Zaia qualche giorno fa in conferenza stampa a Marghera: ‘Chiediamo a chi lo può fare di poter prestare la propria opera, extra orario di lavoro, nelle case di riposo. È volontariato, ma sarà retribuito 35 euro all’ora’.
‘ Sono orgogliosa del nostro personale, nonostante si lavori sotto pressione, sta tenendo duro mettendoci la passione e il cuore che la situazione esige. Volevo ringraziare per questo lo staff, che sta dimostrando di avere un altissimo valore, sia umano che professionale, e posso dire che da questo punto di vista il lavoro svolto negli anni si vede, in quanto è stata costruita una squadra capace e preparata. Le regole che stiamo applicando sono molto rigide, sia per i ricoverati che per il personale, e paiono ingiuste perché limitano il contatto, ma è l’unica possibilità per limitare il contagio’.
Elisa Gonzo conclude con un appello al suo paese, specie ora che si avvicinano ricorrenze particolari come il Santo Natale: ‘Nella nostra struttura il mantenimento dei protocolli con tutte le sanificazioni, disinfezioni e l’utilizzo attento di specifici dispositivi di protezione individuali per la protezione di ricoverati e personale, ha dei costi impressionanti, e il blocco degli accoglimenti non ci aiuta. Il bilancio ne sta già risentendo in maniera pesante, avendo appunto registrato una impennata dei costi e una diminuzione delle entrate. Per questo, tra poco faremo partire una raccolta fondi, in modo da permettere a privati ed aziende di potersi prendere cura dei propri anziani. D’altronde la nostra struttura negli anni ha dato molto al territorio, e sappiamo quanto ogni abitante del nostro paese ci porta nel cuore’.
Pier Daniele Dalle Rive