Si sposteranno da Bassano a Santorso e Asiago, per sopperire alla carenza cronica di personale
Mancano 13 medici in Ortopedia e per garantire il servizio la Ulss7 Pedemontana ha creato una ‘rete’ territoriale tra i tre ospedali, che lavoreranno in turni.
La carenza di specialisti in Ortopedia, così come in altre specialità, è un problema ben noto a livello nazionale e coinvolge anche molti ospedali veneti, inclusi quelli dell’Ulss7 Pedemontana. Con l’obiettivo di far fronte in modo più efficace alla situazione, ha preso il via in questi giorni una nuova organizzazione dei turni nei reparti di Ortopedia degli ospedali di Bassano, Santorso e Asiago, che prevede una collaborazione più stretta tra le varie strutture.
“Non ci sono ortopedici ‘di Bassano’, ‘di Santorso’ e ‘di Asiago’, sono tutti medici dell’Ulss7 Pedemontana – ha sottolineato il direttore generale Carlo Bramezza – Siamo un’unica realtà e questo ci aiuta ad affrontare meglio le difficoltà. È un dato di fatto che avremmo bisogno di più ortopedici e che si fatica a reperirli, e questo non certo perché manca la volontà di assumere: stiamo facendo tutto il possibile per rafforzare lo staff, ma nel frattempo abbiamo chiesto alle diverse strutture di pensare e lavorare sempre di più come un unico reparto e devo ringraziare i dottori Grano, Sperotto e Bertolin, rispettivamente direttori delle Ortopedie di Bassano, Santorso e Asiago, per il grande spirito di collaborazione che hanno dimostrato”.
La nuova organizzazione prevede che un ortopedico dello staff bassanese dal 1 aprile vada ad affiancare i colleghi di Santorso, con ulteriori due colleghi bassanesi che aiuteranno a coprire i turni per due fine settimana al mese nell’ospedale Alto Vicentino. Parallelamente viene rafforzata anche la collaborazione che era già stata avviata tra le Ortopedie di Bassano e Asiago, con l’integrazione anche dell’attività operatoria: ogni settimana infatti una seduta operatoria di Asiago viene svolta da medici di Bassano.
Complessivamente, in Ulss7 Pedemontana sono in servizio 19 ortopedici, inclusi di direttori dei reparti, dei quali due assenti per lunga malattia e uno in pensione dal 1 aprile: di fatto 16 unità. Rispetto all’organico aziendale teorico, mancano all’appello 13 specialisti.
“Dall’ultimo concorso di Azienda Zero si è reso disponibile all’assunzione solo 1 specialista – ha evidenziato Bramezza – Stiamo cercando di formalizzare l’assunzione di alcuni specializzandi iscritti al concorso, idonei, ma fuori dalla rete formativa regionale (uno di questi inizierà il 22 marzo); parallelamente abbiamo chiesto la disponibilità alle altre aziende sanitarie della Regione per stipulare di una convenzione per il ‘prestito’ di personale. L’auspicio è che nei prossimi concorsi ci sia una maggiore partecipazione”.
di Redazione Altovicentinonline