Un convegno “ripensando Terenzio Sartore”, dedicato al paesaggio e alla terra. Lo organizza per domenica 23 settembre, alle 9.30,  il comune di Marano, in collaborazione con il gruppo di ricerca sulla Civiltà rurale, nell’ambito della rassegna “La disciplina della terra”.

L’incontro “con le mani nella terra” si terrà nell’auditorium comunale e durerà tutta la mattina, con gli interventi di tre esperti ambientali: lo studioso Silvio Scortegagna, l’artista Lorenza Zambon e il forestale Daniele Zovi.
“Ripensiamo Terenzio Sartore e proviamo, anche quest’anno, a rileggere e rivivere il nostro paesaggio partendo dal suo illuminato punto di vista sul rapporto tra uomo e ambiente, dalla sua passione per la ricerca sulla nostra civiltà rurale e dal suo amore per la terra”, ha detto il sindaco, Marco Guzzonato.
L’entrata al convegno è libera e sabato 22 settembre ci sarà un “prologo” con le classi seconde delle scuole medie di Marano Vicentino: il laboratorio didattico “Ripensando Terenzio Sartore”, a cura della cooperativa Biosphaera, dalle ore 9.00 alle 12.00 con partenza dalle scuole medie.

Gli ospiti del convegno
Silvio Scortegagna, studioso della flora e della vegetazione ha pubblicato “Flora popolare veneta. Nomi e usi tradizionali delle piante nel Veneto” ed “Erbario vicentino: un’antologia floristica”. Con Davide Tomasi ha pubblicato l’“Atlante floristico della provincia di Vicenza”. Con Luigino Curti “Florula delle alte valli dell’Agno e del Leogra”, L’elemento floristico mediterraneo nelle Prealpi Venete occidentali”; “Segnalazioni e precisazioni floristiche per il Vicentino”; “L’incespugliamento spontaneo dei prati aridi del Monte Summano”.

Lorenza Zambon, teatrante da sempre, è cofondatrice, assieme a Antonio Catalano, Maurizio Agostinetto e Luciano Nattino della Casa degli Alfieri noto centro di produzione artistica sulle colline del Monferrato in cui luogo, vita, teatro si intrecciano nel processo creativo. Viene definita attrice giardiniera per la sua originale ricerca di ibridazione fra il teatro e la natura, che ha prodotto un festival (“Naturalmente arte”), azioni militanti, laboratori, e soprattutto spettacoli pensati per luoghi naturali, giardini, parchi, boschi, oppure per far irrompere frammenti di natura vivente all’interno di spazi chiusi.
Tra le sue realizzazioni: “Variazioni sul giardino”, “Paesaggi”, “Sillabario della natura”, “Sylva”, la versione teatrale di “Il giardino segreto” (assieme a Pia Pera), e naturalmente le “Tre lezioni di giardinaggio planetario”, da cui trae ispirazione un libro pubblicato nel 2014 da Ponte alle Grazie. Nel 2018 pubblica, sempre con Ponte alle Grazie, “Un pezzo di terra tutto per me”, che ha ispirato il suo spettacolo più recente, “94 passi in giardino”.

Daniele Zovi è nato nel 1952 a Roana e cresciuto a Vicenza. Si è laureato in Scienze Forestali a Padova e per quarant’anni ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato. Nel 2017 è stato nominato generale di brigata del Comando Carabinieri-Forestale del Veneto ed è uno dei maggiori esperti in materia di animali selvatici, autore di diversi trattati sul tema.
Ha pubblicato “Alberi sapienti antiche foreste. Come guardare, ascoltare e avere cura del bosco”; “Lupi e uomini. Il grande predatore è tornato”; “La grande foresta. Storia dei boschi dell’Altopiano di Asiago”; “Storie di Dino e altri orsi”.

a cura ufficio stampa Comune Marano

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