Giornalisti sportivi in erba crescono e vengono premiati da campioni del calcio italiano. È il caso di Gioele Romeo, alunno di terza media dell’Istituto Comprensivo di Marano Vicentino, che lo scorso 13 novembre si è aggiudicato uno dei prestigiosi riconoscimenti del Concorso giornalistico della 23esima edizione del Galà del Calcio Triveneto, organizzata al Teatro Comunale di Vicenza dall’Associazione Italiana Calciatori in collaborazione con l’Unione Stampa Sportiva Italiana e l’Ufficio Scolastico Provinciale.
Accompagnato dal professore di italiano Claudio Campisi e dall’intera classe 3^B della Scuola Secondaria di Primo Grado “Vittorio Alfieri” di Marano Vicentino, Gioele Romeo è stato premiato direttamente dall’ospite d’onore dell’evento, Aldo Serena, ex calciatore attaccante della Nazionale italiana e più volte campione d’Italia e vincitore di coppe nazionali ed europee di club con Inter, Juventus e Milan negli anni ’80 e ’90.
La cerimonia di premiazione ha celebrato sia l’abilità giornalistica degli studenti sia i giocatori che si sono distinti per qualità, impegno sociale e continuità di rendimento durante la stagione passata. Importante inoltre il richiamo ai valori dello sport, con particolare attenzione al rispetto e alla solidarietà verso gli altri. L’occasione non ha quindi solo offerto un palcoscenico per riconoscere il talento degli studenti, ma ha anche sottolineato l’importanza di coltivare principi etici fondamentali attraverso l’attività sportiva.
La denuncia dell’arbitro Orsato
In particolare, tra le personalità del mondo sportivo presenti e premiate al Gran Galà c’era anche l’arbitro internazionale Daniele Orsato della Sezione “Aldo Frezza” di Schio, insignito del titolo di miglior fischietto al mondo dall’IFFHS nel 2020. Orsato ha denunciato il fenomeno della violenza sui direttori di gara, anche nei confronti dei più giovani. «Giù le mani dagli arbitri. Io – ha detto sul palco – come rappresentante degli arbitri sono stanco di dover chiamare ragazzi di 16 o 18 anni che ogni fine settimana sono oggetto di violenza, a causa di un rigore non dato o un fuorigioco non visto. Non si può andare avanti così. Siamo stanchi».
F.P.