Il caso che sta coinvolgendo l’Istituto Musicale di Thiene preoccupa e non poco. La notizia dell’estromissione di una delle tre associazione che lo gestiscono, per aver dichiarato il falso in atto pubblico, fa sorgere pesanti dubbi e quesiti. Chi doveva controllare e non lo ha fatto?  I soldi pubblici erogati dal Comune, quindi dai cittadini, che fine faranno? Un anno di nuova gestione affidata dall’amministrazione comunale all’ats Musica sta sconvolgendo una storia di eccellenza culturale lunga decenni. “Va revocata la gestione”. A dirlo è la consigliera comunale Giulia Scanavin, pronta a rimettere nuovamente sul tavolo del consiglio comunale una mozione che induca l’amministrazione comunale ad eliminare la proceduta in essere che è
totalmente priva di legittimità”, aggiungendo “Ciò a tutela dell’ente stesso e dei cittadini”. Al suo fianco troverà anche la consigliera Barbara Cunico: “condivido pienamente quanto asserisce la consigliera Scanavin sull’istituto Musicale,  mi congratulo per il lavoro fatto e la sosterrò nel dibattito in consiglio comunale”. Fa sentire la sua voce, tramite un commento sui social, anche l’ex sindaco di Thiene, Gianni Casarotto: “da quello che leggo e capisco, a mio parere, l’aggiudicazione all’attuale gestore dell’Istituto Musicale dovrebbe essere revocata”.

 

Altra mozione per il Musicale di Thiene. “E continuerò finché non vedrò la trasparenza e la legalità applicate” aggiunge Scanavin “cosa ancora dobbiamo aspettarci di scoprire prima che il Comune agisca? L’associazione estromessa dalla gestione del Musicale non aveva i requisiti per farlo ed ha ricevuto soldi pubblici. Denaro dei thienesi. Penso che solo questo sia grave, ma al palazzo comunale, e in particolare modo l’assessore Savio, come pensano di giustificarsi? Con la loro determinazione del 4 luglio scorso fanno passare in cavalleria la riduzione da tre a due enti che compongono l’ats Musica, ammettendo tra l’altro che quella esclusa aveva dichiarato il falso. Punto e a capo per il Comune, anche se il verificare i requisiti di correttezza e di legittimità è un onere della pubblica amministrazione. Tutto questo è inaccettabile”. In più, nella consigliera Scanavin non trova ragione che nella stagione estiva il Musicale abbia chiuso i battenti, “nonostante nell’offerta della co-progettazione si parlasse di attività che non sono decollate, generando un mancato introito. Ma del resto, che problema c’è: il Comune va in soccorso con un contributo di 40mila euro per ogni anno scolastico. Questo va bene? A mio avviso non credo proprio”.

“Revocare la gestione”. Quanto Scanavin è pronta a riportare in seno al parlamentino thienese si basa “su atti illegittimi, che potrebbero far cascare sul Comune, e sulla testa dei thienesi in fatto di soldi e costi, ricorsi amministrativi-continua-Sto valutando un ricorso al Tar, intanto chiederò al consiglio comunale, per propria competenza nell’attività di controllo del
Consiglio Comunale, un voto che operi in indirizzo operativo politico e amministrativo nei confronti della burocrazia, affinchè il Comune elimini la proceduta in essere totalmente priva di legittimità e ciò a tutela dell’ente. E dei thienesi, ovviamente”.

La minoranza si compatta. Nel corso del prossimo dibattimento che si svolgerà in consiglio comunale, la consigliera di Fratelli d’Italia troverà chi sarà con lei: “il mancato controllo dei documenti conformi al bando che hanno costruito la base di aggiudicazione dovevano  e potevano essere facilmente controllati con semplice accesso al Runts, registro unico nazionale del terzo settore.  La superficialità con cui la commissione aggiudicatrice ha provveduto a verificare i requisiti soggettivi   affidandosi esclusivamente   alle dichiarazioni sostitutive in atto notorio è un fatto gravissimo- dichiara la consigliera comunale Barbara Cunico che del Musicale di Thiene conserva il ricordo della sua adolescenza da allieva. E anche quella dei suoi figli- È legittimo quindi domandarsi come sia stato possibile demolire un’eccellenza in così poco tempo.In questo quadro stupisce, e rattrista, che nessuno tra i responsabili pubblici senta il dovere, quantomeno morale, di assumersi la responsabilità politica di quanto accaduto. La crisi dell’Istituto musicale non è soltanto una questione gestionale: è il sintomo di una crisi più ampia, che riguarda il rapporto tra potere e comunità, tra decisione e ascolto, tra progetto e visione. Chi ha amministrato questo passaggio ha smarrito la natura pubblica del bene che aveva in custodia. E se oggi, a meno di un anno dal cambio di gestione, l’intera struttura formativa è in pieno affanno, la domanda più semplice è anche la più inquietante: com’è stato possibile distruggere così tanto in così poco tempo? A mio parere serve una visione alta, condivisa, che rimetta al centro la trasparenza e la partecipazione, non la co-progettazione improvvisata che ha tutto il sapore del fallimento. Affinché l’Istituto musicale possa tornare ad essere ciò che era, non serve solamente una modifica statuaria : serve ricostruire l’idea che l’Istituto Musicale è una casa viva per l’arte e l’educazione, un patrimonio della città-conclude-

Per quasi trent’anni l’Istituto Musicale è’ stato un presidio educativo e culturale, animato da passione e rigore, che ha sempre operato lontano dai riflettori della polemica, lasciando che a parlare fossero i risultati: concerti di altissimo livello, esiti eccellenti agli esami di accesso ai Conservatori statali, un’offerta formativa articolata e accessibile-commenta la consigliera comunale Cunico-Ora, affidato alla formula della ‘co-progettazione’, versa in condizioni di grave fragilità. Fin dall’inizio sono emersi segnali di criticità: l’esclusione dei corsi di musica d’insieme, la mancanza di coordinamento tra le tre associazioni affidatarie, l’instabilità gestionale, le segnalazioni su presunte incongruenze documentali, fino all’allontanamento di questi giorni della realtà coinvolta inizialmente priva di requisiti”.

 

L’ex sindaco. Sempre moderato e parco nell’esprimersi pubblicamente sull’operato di chi l’ha sostituto, nei tamtam social non è passato inosservato il commento dell’ex primo cittadino di Thiene, Gianni Casarotto. Un suo commento ad un post su Facebook, inerente alla notizia dell’estromissione dell’associazione che ha prodotto l’autocertificazione risultata mendace, che non lascia spazio ad interpretazioni: “da quello che leggo e capisco, a mio parere, l’aggiudicazione all’attuale gestore dell’Istituto Musicale dovrebbe essere revocata”.

Paola Viero

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia