“Pedemontana, espropri e indennizzi: la montagna ha partorito l’ennesimo topolino”. Ad affermarlo sono i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti e Manuel Brusco che, tramite una nota, bocciano l’avvio della prima tranche di indennizzi degli espropri della Pedemontana. “Finalmente sono arrivati – spiega Berti – ma c’è poco da stare allegri per questi stanziamenti. Stiamo parlando di un bicchiere d’acqua in un mare di soldi che gli espropriati aspettano da una vita: c’è gente che è andata in rovina aspettando gli indennizzi degli espropri e questo primo passo viene descritto come un successo. Per non parlare del fatto che questi sono sempre soldi che, in un modo o nell’altro, tiriamo fuori noi cittadini. La Sis si è mossa, guarda caso, quando ha ottenuto la conferma dell’arrivo delle centinaia di milioni dalla Regione. Bene o male, siamo alle solite”.

pedemontana veneta“In questo momento – sottolineano gli esponenti pentastellati – l’avvio degli indennizzi assomiglia troppo a un ‘contentino’ che viene dato al territorio per gettare acqua sul fuoco delle polemiche e del malcontento causato dall’introduzione delle nuove tasse per coprire proprio la Pedemontana”.
“Ma questo è un ‘contentino’ anche per tener buoni quei residenti che, pur avendo ricevuto ampie promesse tanti anni fa – puntualizza Brusco – si troveranno a dover pagare il transito sulla Pedemontana. E non vorremmo che in questa procedura venissero privilegiati i Comuni amministrati dalla Lega Nord, come è già accaduto in altre situazioni legate a questo enorme pasticcio della Pedemontana. Un esempio? Il sindaco di Mussolente ha detto in audizione che ci sono aziende che aspettano oltre un milione di euro di risarcimenti, e dalle ultime notizie su questa prima tranche di stanziamenti, a quelle aziende andrebbero poche decine di migliaia di euro”.

 

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