Difesa idraulica in Val Torrenton e maggior sicurezza per l’abitato di Piovene Rocchette. “Realizzate le 12 briglie che metteranno in sicurezza i cittadini in caso di alluvioni”, annuncia Giampietro Tomiello, Assessore Comunale al Territorio.

A poco meno di due anni di distanza dal nubifragio, che fece scendere un fiume di fango e detriti per le vie del centro, a maggio si completerà l’importante opera di ingegneria idraulica, “e naturalistica, fatta inserendo nell’ambiente elementi stessi della natura: utilizzando tronchi in legno di castagno e pietrame” come precisa il Dottore Davide Gabrielli di Veneto Agricoltura, Agenzia Veneta per l’Innovazione del Settore Primario che, con le proprie squadre specializzate, ha realizzato le serre di sbarramento. “11 sono state eseguite con tronchi di legno di castagno-precisa ancora Gabrielli- mentre la dodicesima, chiamata anche ‘sentinella’, è stata fatta in pietra calcarea, lavorata a mano e a faccia vista, inserendo delle putrelle in ferro amovibili per consentire lo

svuotamento e pulizia della briglia stessa.” “E’ ancora vivo a Piovene Rocchette il ricordo della pioggia violenta dell’estate del 2019-continua l’Assessore Comunale Tomiello- Due bombe d’acqua, la prima il 31 luglio e l’altra del 2 agosto, che fecero riversare a valle un grande quantitativo di materiale inerte, acqua e fango. In paese vennero invasi strade, sottopassaggi, edifici e scantinati, provocando danni al patrimonio pubblico e privato. In particolar modo in vicolo Levrena, via Levrena, via delle Fonti, via Libertà, via del Bò, via Castel Manduca, via Forziana, piazzale Vittoria, via Laguna, via Grumello, via Preare e località Vasche; mentre in via del Monte si verificò il franamento di un tratto di strada comunale”.

Con Piovene Rocchette in piena emergenza la macchina dei soccorsi si mise in moto subito. “Come Amministrazione Comunale stanziammo 150mila euro, tra fondi già a bilancio e fondi inseriti successivamente, per le prime necessarie opere di sgombero e pulizia dei detriti oltre a lavori di messa in sicurezza delle strade- spiega l’Assessore Tomiello-

Dal 31 luglio al 03 agosto operai comunali, Vigili del Fuoco e Protezione Civile lavorarono per sgomberare i detriti portati a valle. Al loro fianco, a darsi da fare, anche i cittadini. Ancora oggi, ringrazio quanti sono venuti in nostro soccorso-continua l’Assessore Comunale Tomiello- Subito, già il 2 agosto, come Giunta Comunale chiedemmo lo Stato di Crisi che il Governatore del Veneto, Luca Zaia, firmò decretando lo Stato di Emergenza”.

Val Torrenton sicura con le 12 briglie
Un provvedimento che diede il via all’iter per la sistemazione di Val Torrenton, anche una volta superata la fase d’emergenza, a cura dei servizi forestali della Regione Veneto. “Questo grazie alla progettazione mirata del Dottore William Mauri-continua l’Assessore Comunale Tomiello- e ai lavori eseguiti da Veneto Agricoltura”. A Piovene Rocchette arrivò quindi il finanziamento per i due Progetti Regionali, mirati per Val Torrenton: 80.153 euro per il n° 16/19 e 87.969 euro per il 18/19, che partiva dalla pulizia dell’alveo ostruito dalla vegetazione, arrivando alla realizzazione delle 12 briglie. “Un lavoro certosino, eseguito dai nostri operai specializzati-spiega il Caposquadra di Veneto Agricoltura, Daniele Zanetti-Fatto in condizioni non di certo semplici, se si considerano anche le forti pendenze del terreno che si trovano in alcuni punti. Abbiamo iniziato preparando l’area di lavoro: sfruttando due sentieri militari della Prima Guerra Mondiali, con le dovute

autorizzazioni, per ricavare due accessi al Torrenton con le nostre macchine operatrici. Inoltre, il drenaggio all’interno delle briglie è stato realizzato col recupero del materiale recuperato a valle: circa 150 metri cubi di inerte riportati a monte risalendo per le vie strette del paese e quindi utilizzando micro-mezzi meccanici”.

Una volta approntata la zona di intervento il progetto è entrato nella sua fase importante, con tutte le lavorazioni fatte in loco. “Sono state realizzate le 12 briglie-spiega ancora il Dottore Davide Gabrielli e Direttore dei Lavori-Una volta realizzate le fondazioni sono stati posizionati i tronchi in legno di castagno, scortecciato a mano per le undici serre a doppia gavetta. Per la briglia sentinella sono state lavorate a mano le pietre, eseguendola a faccia vista, per poi inserire le putrelle in ferro. Sono opere di ingegneria naturalistica perché si integrano naturalmente nell’ambiente, che consolideranno la Val Torrenton diventando parte di essa”. Al termine dei lavori, previsto per maggio, verrà eseguito il ripristino ambientale con la risagomatura puntuale del versante, oltre alla messa a dimore di talee di salice per il consolidamento spondale. Infine, la semina a spaglio e Val Torrenton tornerà nel suo splendore naturale e più sicura.

a cura Ufficio Stampa Comune Piovene Rocchette

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