RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Oggi ricorre la Festa dei Lavoratori,  ma sono sempre troppi coloro che non potranno più festeggiare o coloro che come Alex Frusti (il Collega gravemente ferito in un conflitto a fuoco per mano di un marocchino esagitato a Fara Vicentino il 24 aprile) sono costretti in un letto di ospedale, perchè rimasti gravemente feriti sul lavoro, nell’adempimento del Dovere, già del Dovere…

Perchè diciamolo, oggi per i Lavoratori sono sempre di più i Doveri che i Diritti, e gli stessi Diritti che fino a qualche tempo fa erano tali, ora sono diventati Diritti negati (anche grazie in alcuni casi alla complicità di sindacati “rappresentativi”).

Come Organizzazione Sindacale non amiamo fare concertoni o altre manifestazioni a sfondo politico-pubblicitario,  non ne abbiamo bisogno in quanto noi siamo sempre accanto ai nostri Colleghi e quando qualcuno di loro cade sul campo o viene ferito, quelle ferite è come se fossero anche in parte le nostre; è difficile da spiegare ma si percepisce che la Categoria vive ore di apprensione nell’attesa di sapere se quel Collega, in qualunque angolo d’Italia, sia finalmente fuori pericolo e che l’abbia scampata.

Tutti ci sentiamo Alex, al suo posto poteva esserci un qualsiasi altro Collega, dotato di medesimo coraggio e senso del Dovere e di abnegazione, di amore per il nostro lavoro e la nostra Divisa.

Già… quella Divisa che dai più è considerata di serie B e la Vita di chi la indossa è carne da macello che però vale sempre un pò meno delle altre; a volte si ha la sensazione che valga meno anche di quella dei malviventi, che spesso si tenta fi far passare invece per “bravi ragazzi”.

In questa giornata simbolica vorremmo che il messaggio alle Istituzioni, in particolare al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivasse forte e chiaro: è necessario portare avanti velocemente una giusta Legge di Riforma della Polizia Locale Italiana che la equipari anche nei Diritti e nelle tutele alle Forze di Polizia ad ordinamento statale, senza più ostruzionismi di sorta.

Abbiamo letto e apprezzato la solidarietà espressa dal Presidente Meloni e dal Min. Matteo Salvini, ma la Categoria è estenuata dalle promesse, dalle frasi di circostanza più o meno sentite; la Polizia Locale ha bisogno che alle parole seguano i fatti. La Polizia Locale ha bisogno di dignità, di riconoscimento del ruolo, di parificazione.

Certo che finchè avremo Ministri come Zangrillo (tra l’altro della Pubblica Amministrazione) che nemmeno ci annoverano tra le Forze di Polizia e Sindacati “rappresentativi” che chiedono alle Autorità locali di Pubblica Sicurezza, un tavolo di confronto per definire la linea di demarcazione tra le mansioni della Polizia Locale e quelle delle altre Forze dell’Ordine, abbiamo poco da essere fiduciosi! Tuttavia… Spes ultima dea.

In un momento storico caratterizzato da tensioni sociali, violenza, terrorismo, immigrazione senza freni, il sistema sicurezza che ormai è al collasso, stride il comportamento di certa politica che si occupa piuttosto solo di alimentare il delirio collettivo del razzismo e del ritorno del fascismo, usandoli come “armi” di distrazione di massa, sostenendo che le nostre città sono sicure e che la paura che i cittadini provano è solo percezione.  In realtà la paura è reale e serpeggia ormai anche tra le Divise, perchè lo Stato da loro pretende, ma non le tutela.

Basta giocare con la Vita degli Agenti. Le Divise non possono sopperire ai fallimenti di una politica incapace e rincorrere l’emergenza sicurezza, pagando con la propria Vita o riducendosi sul lastrico per sostenere spese legali per essersi difesi nell’adempimento del Dovere.

L’intervento in cui Alex ha avuto parte attiva, dai risvolti tragici (che potevano essere ben peggiori se il nostro Collega non fosse intervenuto in ausilio ai Colleghi dell’Arma e se il Carabiniere non avesse difeso la Vita di Alex Frusti che non poteva più difendersi perchè gravemente ferito), ha dimostrato ancora una volta, semmai fosse necessario, che sulla strada per i delinquenti non conta il colore della Divisa: i delinquenti colpiscono indistintamente tutte le Divise; per questo motivo per la Polizia Locale urge una Riforma che la parifichi alle altre Forze di Polizia nei Diritti e anche nelle tutele. Abbiamo diritto ad avere le stesse possibilità anche di poterci difendere in situazioni critiche. La Vita ha lo stesso valore e pari dignità per tutti i Lavoratori. 

Nella speranza dunque che queste parole possano giungere e sensibilizzare chi di dovere, il nostro pensiero va con il cuore ad Alex e al Collega dei Carabinieri che per aver adempiuto il loro Dovere di preservare l’incolumità dei cittadini e in parte la propria, oggi si ritrovano ad essere anche indagati per l’ennesimo *atto dovuto*.

In realtà i Colleghi dovranno trovarsi un avvocato, pagarlo di tasca propria, al fine di difendersi, dopo aver rischiato anche la Vita. È così che questo Stato tutela le Divise…

Il SULPL, nella persona del Segretario Generale, mette fin da subito i propri legali a disposizione del Collega Alex Frusti, per la tutela legale e assistenza in tutte le fasi giudiziarie.

Bisogna cambiare la normativa vigente: un servitore dello Stato deve avere un trattamento diverso, non è possibile che uno Stato che si definisca civile dia più garanzie ai delinquenti che agli Uomini e alle Donne in Divisa. Il Presidente Meloni per questo 1 Maggio ha dichiarato di voler dare un segnale ai Lavoratori; di spunti di riflessione gliene abbiamo dati, ora attendiamo azioni repentine e concrete, e in questa direzione va proprio la missiva inviata oggi alle più Alte Cariche dello Stato dal nostro Segretario Generale Mario Assirelli.

Per quel che ci riguarda questi due Colleghi rappresentano a pieno titolo i Lavoratori e sono il simbolo di questa giornata. Dovrebbero essere encomiati, anzichè indagati, ma trattasi di atto dovuto (sic est!)

Dirigente Sindacale SULPL
Miriam Palumbo

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