Dopo Liguria, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, anche la Regione Veneto stanzia un ‘premio’ per il personale sanitario.

“Un piccolo doveroso segno di gratitudine per un lavoro impagabile”, ha commentato il governatore Luca Zaia, che insieme all’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin incontrerà le sigle del comparto per concordare i criteri.

“Come ho più volte detto era doveroso riconoscere a tutti i nostri angeli in camice un lavoro che, in realtà, è impagabile. Questo è solo un piccolo segno di gratitudine in più, che si affianca ai 4.850 euro che non abbiamo tolto dalle tasche dei nostri medici perché da dieci anni siamo l’unica Regione a non applicare l’addizionale regionale Irpef sulla sanità”.

Unanime l’approvazione in Consiglio dell’ordine del giorno che impegna la giunta regionale a individuare specifiche risorse per remunerare le particolari condizioni dei lavoratori impegnati nell’emergenza coronavirus e negli enti e aziende del servizio sanitario regionale.

“L’invito approvato all’unanimità poco fa dal Consiglio regionale trova in giunta le porte spalancate – ha aggiunto Manuela Lanzarin – Ho già fissato due incontri con tutte le sigle sindacali del comparto e della dirigenza medica per individuare i criteri di valorizzazione del nostro personale sanitario. Al Governo chiediamo di adoperarsi per la presentazione e approvazione in Parlamento degli emendamenti già presentati dalla Conferenza delle Regioni, imprescindibili per rendere pienamente attuabile e compatibile con i vincoli esistenti l’intervento di valorizzazione del personale. Siamo l’unica Regione d’Italia a non imporre ai veneti l’addizionale Irpef regionale sulla sanità – ha concluso l’assessore – ma questo non ci impedirà di trovare le risorse necessarie e dovute. La gratitudine sul piano umano doveva trovare anche una sua manifestazione concreta. Saranno soldi spesi benissimo per abbracciare anche in questo modo professionisti esemplari la cui bravura e abnegazione sta facendo il giro del mondo”.

 

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