Da qualche giorno è attivo sui siti internet delle Ulss Venete un avviso con cui si raccomanda agli utenti “di non pagare anticipatamente il ticket per le prestazioni con data di appuntamento successiva al 01/01/2024, in quanto l’importo dovuto potrebbe subire variazioni.”.

La motivazione è riportata nello stesso avviso. “A partire dal 01/01/2024 – si può leggere – entrerà in vigore il nuovo tariffario delle prestazioni di specialistica ambulatoriale.”.

Ma cosa succederà di preciso il primo gennaio 2024?

Dal primo gennaio, dopo ben sei anni di attesa, entrerà in vigore il decreto tariffe, che rende applicabili i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, cosiddetti Lea, ovvero le prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale ai cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di un ticket.

I nuovi Lea prevedono 2108 prestazioni “mutuabili”, ben 406 in più rispetto alle 1702 ad oggi garantite, che andranno dagli esami genetici alle terapie oncologiche all’avanguardia, tenendo conto degli avanzamenti della ricerca.

Secondo il Ministro della Salute Orazio Schillaci, “sino ad oggi il Servizio Sanitario Nazionale ha viaggiato a diverse velocità “, per questo motivo il nuovo Governo si è posto l’ambizioso scopo di “garantire a tutti i cittadini le stesse nuove prestazioni, superando le diseguaglianze tra le Regioni“.

I “nuovi” Lea in realtà erano stati approvati nel 2017, addirittura sei anni fa, ma non erano mai stati attuati per la mancanza di un decreto che definisse le tariffe dell’assistenza specialistica ambulatoriale e protesica.

Per il Ministro si tratta di un fortissimo segnale “che va nella direzione di sbloccare le diseguaglianze” e dare “diritto a tutti di accedere alle nuove prestazioni.”, per “assicurare a tutti le stesse opportunità“.

Per i Lea aggiornati sono stati stanziati finora 402 milioni di euro, anche se viene prevista una maggiore spesa di circa 200 milioni, che il Governa si è già impegnato ad affrontare.

F.C.

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