L’appello ora è unanime e non ha colore politico perchè il tema sicurezza non dovrebbe mai averne. Un commissariato di Polizia di Stato a Schio che divenga punto di riferimento per l’intero Alto Vicentino.  I sindaci dell’intera area sono tutti d’accordo e ora la richiesta non è solo del sindaco Valter Orsi, ma di tutti i primi cittadini che si sono riuniti attorno ad un tavolo per sottroscrivere  un documento ufficiale che dia il via all’inter che, sperano, si concluda con un si.

A fare scattare l’esigenza del Commissariato, ha spiegato il sindaco Orsi, è stata l’escalation di microcriminalità che si è registrata negli ultimi arresti. Atti vandalici, furti e soprattutto spaccio dilagante.  “Un quadro” ha precisato Orsi “a cui il nostro territorio che ha sempre vantato un livello di sicurezza e una garanzia di incolumità elevati, non è abituato e non vuole abituarsi”.

Il documento stilato dai sindaci elenca con accuratezza sia le azioni, energie e risorse che i sindaci hanno investito per contrastare e bloccare questi fenomeni che minano il quieto vivere della cittadinanza.

I numeri delle forze dell’ordine sono pochi

Il documento inoltre contiene  un’accurata ricognizione sulla dislocazione delle Forze di Polizia sull’area interessata evidenziando come la dotazione attuale sia molto distante dai numeri che dovrebbero essere messi in campo in rapporto a una popolazione che arriva complessivamente quasi a 250.000 abitanti, con i 39.082 di Schio che oltre a essere la città più popolosa dell’Alto Vicentino, si colloca al 10° posto tra i Comuni del Veneto.

 

“La richiesta dell’istituzione di un Commissariato di Polizia di Stato a Schio, non vuole assolutamente sminuire il ruolo importantissimo che tutti riconosciamo a Carabinieri, Guardia di Finanza e alle Forze dell’Ordine in genere, ai quali va stima, rispetto e riconoscimento” ha continuato Orsi “ma anzi, dare un valore aggiunto alle nostre comunità, luoghi che per qualità della vita e importanza produttiva, contribuiscono in modo concreto allo sviluppo economico e sociale di una parte importante di tutta la provincia di Vicenza.

 

Dal breve confronto seguito alla lettura del documento è scaturita una volontà comune a tutti i presenti di perseguire la richiesta espressa, in nome di un territorio prezioso e complesso che merita una tutela, proprio a partire dall’interpretazione dei segnali che sta dando e che non vanno sottovalutati.

Nei prossimi giorni si passerà quindi alla sottoscrizione ufficiale del documento che poi prenderà la strada verso Roma.

di Redazione AltovicentinOnline

 

 

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