Sui sempre più numerosi episodi di furti e rapine che vedono Schio protagonista della cronaca locale di questi ultimi giorni, interviene anche Prima Noi, comitato di cittadini, che oltre ad esprimere preoccupazione, coglie l’occasione anche per replicare a Carlo Cunegato (leader in consiglio di TesSiamo Schio) accusandolo di miopia e condizionamenti ideologici nella difesa agli extracomunitari.

A far finire la pazienza dei membri di Prima Noi, le ultime 2 rapine avvenute in città, da Nico e all’Old Wild West, con tanto di pistola puntata contro una barista e una dinamica ben lontana dai ‘tradizionali’ furti nelle attività commerciali. A confessare preoccupazione e a credere che si tratti di bande organizzate, è stato per primo il sindaco Valter Orsi, al quale fa ora seguito il comitato Prima Noi.

“Il territorio scledense in questi mesi ha assistito ad una recrudescenza di fenomeni criminosi come lo spaccio di droga ad opera di sedicenti profughi e di soggetti espulsi dal programma di protezione, vale a dire di persone che permangono nei nostri territori in stato di clandestinità – spiegano i membri del gruppo  – Poi ci sono stati dei casi di borseggi, degli atti di bullismo sconfinati in vere e proprie aggressioni fisiche, compiuti anch’essi da immigrati di seconda generazione (riuniti in mini gang) o, come ama definirli la Boldrini, da ‘nuovi italiani’ rilanciando ad ogni pié sospinto la modifica della legge sull’ottenimento della cittadinanza con lo ius soli”.Carlo Cunegato

Sotto i riflettori torna ad essere chiamato Carlo Cunegato, che qualche mese fa aveva presentato una mozione nella quale chiedeva un’analisi di costi e benefici derivanti dall’impiego nelle ore serali e notturne della Polizia Locale, dichiarando che i dati oggettivi su furti e rapine li vedevano in netto calo. Un’uscita che aveva fatto gridare allo scandalo a Schio, dove la voglia di sicurezza è sempre maggiore e la sensazione di essere ‘al riparo’ dalla criminalità si affievolisce ogni giorno di più proprio grazie ai numerosi interventi di Polizia Locale e Carabinieri che sventano atti criminosi di vario genere.

“Alla luce di questi fatti inoppugnabili, preso atto che il capogruppo in consiglio comunale della sinistra scledense ha sostenuto la tesi che va tutto bene, che non esiste un problema di sicurezza a Schio, che è tutta un’invenzione di forze politiche populiste o di comitati come il nostro (tanto da proporre l’abolizione del servizio notturno della Polizia Locale), la cronaca di questi giorni dimostra una realtà molto diversa da come l’ha descritta Carlo Cunegato – spiegano da Prima Noi – Forse, qualche smaliziato potrebbe pensare che con queste sue elucubrazioni Cunegato stia cercando di fare massa critica per proporsi come leader del variopinto mondo della sinistra scledense. Il che può essere vero, tuttavia sarebbe una strategia politicamente legittima. Non si può però tacere che le sue colorite e fantasiose tesi terzomondiste, sono frutto di una conformazione ideologica ben radicata nel dna del mondo politico che intende rappresentare, il che porta lui e quelli come lui a raffigurare una realtà ben diversa, quasi vivessero in una sorta di dimensione parallela. Ciò detto, osserviamo che chi ambisce ad amministrare una città come Schio, dovrebbe tenere un approccio tanto lucido quanto concreto, scevro da condizionamenti ideologici, soprattutto se non trovano riscontro nella realtà quotidiana. A questo punto la domanda da porsi è lapalissiana: quale affidabilità può dare un giovane politico che ambisce a divenire un amministratore pubblico di governo, se non è disposto a leggere e ad analizzare la nuda e cruda realtà per quella che è senza farsi condizionare dai propri retaggi culturali?”

Anna Bianchini

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