Ha fatto scalpore lo striscione no-vax appeso a fine novembre in viale dell’Industria a Schio da Libera Scelta Terapeutica Schio con l’appoggio di Corvelva, il Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni, tanto che il Pd locale ha deciso di presentare una mozione per fare chiarezza sulla questione.

Lo striscione era stato autorizzato dall’amministrazione comunale dopo che l’associazione aveva regolarmente pagato ma era finito sotto i riflettori perché considerato di pessimo gusto e contro la scienza. Non era piaciuto per niente infatti, che proprio in mezzo ad una carreggiata ‘troneggiassero’ l’immagine e la scritta che richiamano il tema dei bimbi morti per Sids (morte in culla).

“Chiediamo di capire se l’iter che ha portato all’autorizzazione sia stato corretto, anche dal punto di vista della conformità dei contenuti,  e chiediamo di valutare se esistono gli estremi per far rimuovere lo striscione – ha spiegato il Pd di Schio – Riteniamo che i toni e le affermazioni riportate sullo striscione siano andati al di là della normale dialettica tra idee diverse e che siano solo strumentali ad avvelenare il clima su un tema, quello della salute, su cui si dovrebbero fornire ai cittadini informazioni chiare e verificate. Vigliare affinché i cittadini ricevano un informazione plurale ma corretta deve essere compito di un amministrazione comunale attenta e ridurre la questione, come ha fatto il sindaco Valter Orsi, al fatto che i committenti abbiano pagato o meno la tassa comunale sulle affissioni invece di soffermarsi sul merito e sulla fondatezza del messaggio che si vuole veicolare, ci sembra riduttivo e miope – ha continuato il Pd locale –  Schio è sempre stata una città aperta al dialogo e quindi ben venga il dibattito, anche aspro, sul tema degli obblighi vaccinali e delle sue implicazioni purché l’obiettivo sia quello di fare informazione e creare coscienza critica nella città e non quello di lanciare accuse per ottenere visibilità”.

Con la mozione, gli esponenti del Pd si rivolgono direttamente al sindaco e alla giunta: “Considerato che  il sindaco è responsabile della salute pubblica della città e del suo territorio e di tutto ciò che riguarda la sua tutela diretta ed indiretta compresa la diffusione o la mancata diffusione di notizie, la verifica che esse siano vere o di dubbio fondamento; il tutto a garanzia della massima tutela dei cittadini e visto che questa campagna pubblicitaria fa un uso strumentale delle preoccupazioni della popolazione in materia di salute generando allarmismo invece di contribuire ad una corretta e plurale informazione e avvelenando il clima, già teso, del legittimo confronto tra opinioni diverse in materia di obblighi vaccinali, chiediamo di valutare se esistano gli estremi per far rimuovere lo striscione stradale di viale dell’industria e, in caso di positivo riscontro, a procedere nel più breve tempo possibile con quanto richiesto”.

Giovanni Battistella e gli esponenti del Pd scledense, hanno inoltre chiesto di vedere la documentazione che prova la regolarità dell’affissione e chiesto se sindaco e giunta fossero a conoscenza dei toni contenuti nello striscione.

“Qual è la posizione dell’amministrazione comunale in riferimento ad una campagna così forte e priva di un riscontro nella letteratura medico-scientifica?”, è la domanda che il Pd locale rivolge direttamente a sindaco e giunta, aggiungendo “Quanti sonon i bambini coinvolti dal decreto legge sui vaccini nel comune di Schio, se ci sono stati casi di bimbi non vaccinati ed esclusi da scuola e cosa sta facendo l’amministrazione per monitorare la situazione scledense ai fini di garantire il rispetto della normativa vigente”.

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia