Carlo Cunegato, consigliere comunale di opposizione e co-fondatore di Coalizione Civica Schio ha preso carta e penna e scritto immediatamente all’opposizione in Regione Veneto per denunciare “il rischio clinico elevatissimo” del pronto soccorso dell’ospedale di Santorso e Cristina Guarda oggi sarà di persona a Santorso.

Un solo medico in servizio la notte e il timore dei cittadini di non trovare risposta nella loro struttura sanitaria di riferimento.

Cunegato si è rivolto ai consiglieri regionali Cristina Guarda (Amp), Patrizia Betrtelle (Italia in Comune) e Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), che hanno risposto: “Questo è il risultato della sanità che è in mano alla Lega da 20 anni”.

“Quella che ci è stata segnalata da Carlo Cunegato di Coalizione Civica Schio è una vera e propria emergenza, che va risolta al più presto – hanno spiegato i 3 consiglieri – Con la salute non si scherza, qui veramente c’è chi rischia la vita. La giunta Zaia ci deve anche spiegare com’è stato possibile che la situazione degenerasse a tal punto, con un solo medico presente in Pronto Soccorso dalle 20 alle 8. Le carenze d’organico all’Ospedale Alto Vicentino erano già note, la Funzione Pubblica Cgil di Vicenza le denuncia da tempo”.

I tre consiglieri chiedendo alla Giunta Zaia “quali provvedimenti abbia adottato o intenda adottare al fine di scongiurare l’elevatissimo rischio clinico dovuto alle sopra rappresentate, perduranti e già note, carenze d’organico dei medici e del personale sanitario. L’organico medico è ridotto del 50%, ci sono soltanto 44 infermieri su 52 e un solo medico dalle 20 alle 8, con un rischio clinico definito elevatissimo dal primario del Pronto Soccorso. Il rischio riguarda non solo chi si rivolge al servizio del Pronto Soccorso, ma anche gli operatori stessi. Questa gestione al ribasso, frutto di una strategia organizzativa non efficace che si incrocia ora con una grave carenza di organico, penalizza l’Ospedale di Santorso, che peraltro esce ulteriormente mortificato dalle nuove schede ospedaliere. Siamo di fronte – hanno concluso Ruzzante, Bartelle e Guarda – agli effetti dei continui tagli alla sanità pubblica che si sono susseguiti nei vent’anni di governo leghista del Veneto”.

A.B.

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