La pioggia non ha fermato chi, in piazza Statuto a Schio, ha manifestato nel pomeriggio di ieri, in maniera pacifica, per dire no alle politiche del governo gialloverde e a favore dei migranti. Il dato della Questura parla di oltre 350 persone, soprattutto giovani, accorse anche da fuori Schio, per prendere parte alla presa di posizione di chi non ha voluto dare un’etichetta politica alla catena umana, andata in scena in altre città italiane, da Nord a Sud.

Molti di più (si parla di circa 500) secondo gli organizzatori e a detta di passanti e di alcuni commercianti, che sono rimasti fortemente stupiti di tanta partecipazione ad una manifestazione organizzata in tempi record con appelli di partecipazione diffusi soprattutto via social e whatsapp.

“Eravamo tantissimi – commenta Erica Marconato a nome di tutti gli organizzatori – Non avremmo mai pensato di portare oltre 500 persone  in piazza e 39 realtà del territorio tra gruppi, cooperative e associazioni con un appello partito solo 4 giorni fa, e con questo tempo. C’è una Schio che resiste, e questa ne è solo la scintilla. Una scintilla di umanità”.

Diversi i gruppi organizzati che hanno voluto fare sentire il loro pensiero, quello che non condivide la politica di chi non vuole accogliere chi fugge dalla guerra.

‘L’Italia che resiste’ non ha coinvolto solo Schio, ma moltissimi comuni d’Italia e ovunque la partecipazione è stata notevole. “Resistere alle scelte inumane di chi vorrebbe lasciar morire in mare chi scappa dalla guerra, fame e povertà e di chi interrompe i percorsi di assistenza e integrazione. Per protestare contro il decreto sicurezza del governo, il razzismo e i respingimenti delle navi che soccorrono migranti in mare” è lo slogan’ che ha portato in piazza centinaia (a Schio) e migliaia (in Italia) di persone.

A Schio, la Polizia di Stato e la Polizia Locale Altovicentino, che hanno riferito che tutto si è svolto in un clima pacifico e senza disordini.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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