Si prevede durerà ancora una decina di giorni la fornitura ridotta dei sacchi per il rifiuto ‘secco’, che nel comune di Schio ultimamente sono razionalizzati.

Dietro la faccenda, che sta facendo imbestialire i residenti costretti a dover fare i conti con una raccolta dei rifiuti sottoposta ad una specie di ‘embargo’, un contenzioso tra l’azienda campana che fornisce i sacchi con microchip all’ente comunale e l’agenzia delle entrate.

Un problema che non ha nulla a che fare né con il comune di Schio né con Ava, l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, che in tempi rapidi aveva comunicato quanto stava per succedere.Orsi

A fare appello alla collaborazione e al buon senso dei cittadini ci ha pensato il sindaco Valter Orsi, che ha chiesto alla sua gente di non andare a chiedere nuovi sacchi qualora ne avesse già una scorta a casa a disposizione.

Il primo cittadino si è anche scusato, consapevole che il problema rifiuti è vissuto con intensità, ma allo stesso tempo ha annunciato che l’ente si darà da fare per evitare che in futuro possano succedere altri ‘intoppi’ di questo tipo.

Per il momento si procederà con la consegna ridotta dei sacchi, fino a quando, quasi certamente entro la metà di giugno, il servizio tornerà a regime.

A.B.

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