E’ nata da meno di una settimana, ma la ‘Commissione Consigliare di studio e ricerca sull’evoluzione dei servizi Socio-Sanitari della Ulss 7’ già perde un pezzo.

Mauro Tessaro ha detto di fatto ‘non ci sto’, rassegnando le dimissioni da membro della commissione in qualità di capogruppo, per motivi di etica.

Una presa di posizione che piace perché profuma di pulito in una faccenda dai risvolti decisamente sgradevoli. La nascita della commissione infatti, era stata voluta da Carlo Cunegato, consigliere di minoranza che si era anche proposto come presidente ed era rimasto unico candidato fino ad un paio di giorni prima dell’ufficializzazione. Commissione che, di fatto, era stata emendata dal sindaco Valter Orsi, che l’aveva definita “burocraticamente incostituibile” (parole non letterali, ma il senso è quello). Un giro di valzer e il primo cittadino di Schio era diventato di fatto il ‘padre fondatore’ della commissione, dando una spallata a Cunegato e sbattendolo in un angolo dopo aver trovato un nuovo presidente: Marco Tolettini, consigliere di Forza Italia Berlusconi, partito da sempre a favore del nuovo ospedale, del project financing e sostenitore della riforma sanitaria voluta dalla regione. Una scelta di dubbio gusto, quella di Orsi, che di fatto ha generato un lungo dibattito in consiglio comunale che si è concluso, per eccesso di signorilità da parte dell’opposizione, con un accordo con il ‘leader maximo’ di Schio.

“La mozione per far nascere la commissione era stata preparata, studiata e concepita da Carlo Cunegato – ha spiegato Mauro Tessaro – Il quale con cognizione di causa aveva chiesto proprio una ‘commissione sovra-comunale’ per poter seguire, e possibilmente migliorare, le decisioni in riguardo alla riorganizzazione delle ULSS 3 e 4. La mozione dell’opposizione è stata emendata direttamente dal Sindaco Orsi, proponendo senza mezzi termini “o si accetta un sistema concordato con la maggioranza o si boccia la mozione”. Dopo aver cambiato la mozione, si arriva alla nomina del presidente, che si rivela una sorpresa, visto che Tolettini di sanità non si era mai dimostrato interessato e la commissione non gli era mai passata per il cervello”.

La presa di posizione di Tessaro però non riguarda solo la sua partecipazione diretta alla commissione, ma coinvolge una sfera di valori dei quali, onestamente, in ambito politico si sente molto la mancanza.

“Ho lasciato per correttezza, perché emendare una mozione è scorretto. La si accetta o la si rigetta, ma nel comune di Schio è diventato prassi emendare per far proprie le mozioni – ha spiegato Tessaro – Ho lasciato per etica, perché la mozione era di Cunegato e Tolettini non c’entrava nulla. Ho lasciato per manca la morale, che è l’insieme dei principi generali che guidano il nostro comportamento e le nostre relazioni e mi chiedo come ha potuto Tolettini candidarsi a presidente di una commissione che nemmeno gli era mai passata per l’anticamera del cervello? Questa commissione è nata sotto una cattiva stella – ha concluso Tessaro – Non ha logica politica e di conseguenza ritengo che dare le mie dimissioni dalla stessa sia un obbligo morale. Inoltre, visto che appartengo al ‘Comitato Schio Pedemontana’, che già si sta occupando delle Ulss 3 e 4 con risultati più che soddisfacenti, preferisco continuare in quella direzione”.

Forse le dimissioni di Tessaro non saranno un pugno nello stomaco per Orsi, che già in consiglio comunale, aveva provocatoriamente esortato chi non condivideva le sue scelte a ‘cancellare’ la commissione e lasciando intuire che avrebbe preferito che l’idea di Cunegato venisse annientata definitivamente, esortando di fatto i suoi stessi ideatori a tornare sui propri passi.

Probabile che il primo cittadino di Schio interpreti il ‘non ci sto’ di Tessaro a suo favore,  come un segnale di resa. A noi invece le dimissioni di Tessaro danno un senso di pulito. A noi, che detestiamo chi ringrazia inchinandosi a novanta gradi, piace interpretarlo come un atto di giustizia.

Ci piace vederci dentro una presa di coscienza, una precisa scelta etica (in una faccenda dove l’etica è stata mandata a quel paese). Ci piace pensare che nasconda una piccola rivoluzione, sapendo bene che, da che mondo è mondo, è proprio dai piccoli gesti che nascono i grandi cambiamenti.

Anna Bianchini

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