Ha solo poche settimane di vita ma sulla Pro Loco di Schio cominciano ad addensarsi alcune nubi.
A far notare alcune cose che “stridono con le finalità stesse dell’associazione” è Marco Vantin capogruppo consigliare e candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Attraverso un’interpellanza che sarà discussa martedì durante il prossimo consiglio comunale, il leader pentastellato ha fatto notare che ci sono “troppe connessioni tra l’associazione e l’amministrazione e troppo poco coinvolgimento esterno”, cosa che metterebbe in discussione il ruolo super partes della Pro Loco stessa.
“Già 5 anni fa, nel nostro programma, avevamo proposto di istituire una Pro Loco a Schio per riaccendere la partecipazione e l’interesse dei nostri concittadini a proporre e promuovere iniziative per la nostra città – ha spiegato Vantin – Ne avevamo parlato con il sindaco Valter Orsi 2 anni fa ma ci fece presente che non era possibile per una serie di problemi burocratici”.
Poi l’annuncio, da parte della giunta Orsi, della nascita della Pro Loco, con tanto di presidente pro tempore (Mauro Zattera), che ricopre anche la carica di consigliere comunale nel gruppo del sindaco ‘Noi cittadini’.
“Il presidente ha dichiarato che la Pro Loco è stata costituita un anno fa – ha continuato Vantin – E’ ovvio quindi che sia Orsi che l’amministrazione erano a conoscenza della nascita dell’associazione. Perché non hanno avvertito la cittadinanza dell’intenzione? Il metodo usato, rende l’associazione una emanazione politica dell’attuale maggioranza, cosa che ne mina la credibilità stessa”.
Vantin sottolinea che una Pro Loco dovrebbe essere libera da legami e da pregiudizi politici, per interfacciarsi con tutti in uguale misura.
“Per essere efficaci, le iniziative di questa associazione non dovrebbero configurarsi come obiettivi di una parte politica, ma come frutto di una visione libera da fini di parte – ha continuato il consigliere pentastellato – Serve il coinvolgimento aperto e trasparente del mondo delle associazioni e di tutti i cittadini, per garantire alla Pro Loco la massima credibilità. Ora voglio sapere – ha concluso Vantin – che ruolo ha avuto questa amministrazione nella costituzione della Pro Loco e quale ruolo e rapporto intende avere con l’associazione”.
A.B.