Chi ha un figlio con problemi che ha bisogno del sostegno, ogni anno, deve patire  il dramma degli insegnanti, che o non ci sono o non sono formati adeguatamente per le esigenze della propria creatura. E allora a mamme e papà o tocca non lavorare o deve provvedere alla formazione del docente, che trascorrerà metà della giornata con quel bambino/ragazzo speciale, che non può essere lasciato in balia dell’improvvisazione. Ogni anno è sempre la solita storia.

“Stando ai dati diffusi dall’Ufficio scolastico regionale, oltre il 50% degli insegnanti di sostegno non possiede un titolo idoneo per ricoprire tale incarico”. Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico il consigliere regionale Arturo Lorenzoni, portavoce dell’Opposizione in Consiglio regionale veneto, rileva una criticità diventata cronica da ormai un decennio. “Gli alunni con disabilità aumentano costantemente, pure per una maggior consapevolezza e attenzione da parte dei genitori e delle scuole stesse. A tal proposito- aggiunge il consigliere-, l’amministrazione regionale, per quanto di sua competenza, è chiamata a porre la questione al ministero dell’Istruzione al fine di formare un adeguato numero di docenti specializzati”.

Non solo. Lorenzoni evidenzia che “sono centinaia ancora, le cattedre vuote in Veneto. Tanto che molte scuole cominceranno le lezioni con un orario ridotto, non essendo stati nominati tutti gli insegnanti delle varie materie curriculari. Anche su questo tema, auspico, che la Regione agisca per quanto di propria competenza. Secondo l’Usr regionale, in Veneto, nell’anno scolastico 2023-2024 gli studenti di ogni ordine e grado sono 556.822. Tutti hanno il diritto ad un organico completo fin dal primo giorno. A loro auguro di trovare dei docenti che siano degli adulti significativi, tanto nel percorso scolastico che in quello umano”.

“Immagino i volti delle mamme e dei papà delle bambine, dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi con disabilità che si apprestano a iniziare l’anno scolastico quando si recheranno in classe o nella stanza del dirigente scolastico e verrà loro detto che non è stato ancora assegnato l’insegnante di sostegno. Capiterà troppo spesso, purtroppo”. Lo dice Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva, in un video su Facebook. “Come capiterà che non è detto che l’insegnante di sostegno che gli hanno assegnato sarà lo stesso per tutto l’anno. Figuriamoci per un intero ciclo scolastico. Sono con gli insegnanti di sostegno che credono nell’inclusione scolastica, nella formazione, nella qualità dell’insegnamento e che investono in quelle ragazze e in quei ragazzi non in quanto persone che stancamente devono stare in classe ma come persone che possono dare qualcosa a questa società. Lavorerò per una riforma del sostegno che garantisca continuità e formazione perché questo è ciò che serve”, conclude.

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