Con la firma della petizione dei Giovani di Coldiretti, il vicepresidente del Consiglio del Veneto Nicola Finco, dice “Sì all’energia rinnovabile senza consumo suolo”.
“L’iniziativa, che ha carattere nazionale, prende spunto da quella regionale – spiega il delegato degli under 30 di Coldiretti Vicenza Marco Buratti – per chiedere strumenti legislativi che individuino le zone idonee ad accogliere i pannelli solari come le aree dismesse, le strutture non più utilizzate, i tetti, le cave non più usate. Si tratta della tutela del territorio per bloccare lo scempio di terre fertili sottratte agli agricoltori. Da Nord a Sud d’Italia, la mobilitazione delle nuove generazioni dei campi si rivolge alle istituzioni affinché si investi nelle fonti rinnovabili tenendo conto del ruolo fondamentale dell’agricoltura nella produzione di beni e servizi a favore della collettività. Senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra tutto questo verrebbe compromesso. Il consumo di suolo agricolo destinato al fotovoltaico a terra minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori – insiste Buratti – da imprenditore agricolo e da rappresentante di migliaia di giovani che vogliono fare agricoltura, lavorare la campagna, allevare animali, curare l’ambiente, fare cibo buono e sano, non posso permettere che il suolo vocato all’agricoltura venga utilizzato in altro modo e tolto ai contadini. Noi giovani agricoltori vogliamo essere protagonisti di progetti di sviluppo sostenibili per la gente e per i nostri territori, non corresponsabili del consumo del suolo e della distruzione della bellezza”.